
Mercato: stanno per partire le grandi manovre
Primi sondaggi, primi contatti, primi abboccamenti. Le grandi manovre per il mercato di riparazione sono già partite. Per tutti. Lontano dai riflettori si inizia a fare sul serio. E il Pescara non fa eccezione. A gennaio la rosa andrà rinforzata secondo i dettami indicati dallo staff tecnico, ma con un occhio al bilancio. Nessuna spesa folle e rispetto del budget: ecco i presupposti del mercato di gennaio in casa biancazzurra. DIFESA. Uno o forse due gli innesti. Dipende dalle uscite. Zuparic può fare la valigia ed in questo caso ci sarà un duplice innesto. Il primo nome in lista è quello di Cesare Bovo, la cui situazione a Torino non è più saldissima complice il contratto in scadenza a giugno. Al Pescara piace da tempo, è mancino e il giocatore non ha preclusioni sulla destinazione biancazzurra che gradisce particolarmente. Si può fare. Prende corpo l'idea di un clamoroso ritorno: quello di Marco Capuano, di stanza a Cagliari dove non ha molto spazio. Ha segnato un gol in A, è desideroso di imporsi, non disdegnerebbe affatto di tornare a casa ed è di piede mancino: trovare un accordo con lui non è difficile (scambio con Zuparic?). C'è poi Marco Andreolli dell'Inter, reduce da un brutto infortunio. Ha esperienza e voglia di riscatto, un prestito semestrale a cifre basse è possibile. Piace sempre Arlind Ajeti, nonostante la telenovela estiva conclusasi con un nulla di fatto. Tra lui e Bovo uno dovrebbe dunque arrivare. Non sembra rientrare nei parametri del Pescara lo juventino Mattiello, che pure non occuperebbe un posto in lista e il cui arrivo sarebbe favorito dagli ottimi rapporti con la Vecchia Signora. Sulle corsie esterne il Pescara è coperto. CENTROCAMPO. Sembra ormai scontato il ritorno di Rolando Mandragora (ve ne abbiamo parlato diffusamente nei mesi scorsi, leggi qui ad esempio). Il primo puntello sarà lui, duttile elemento in grado di essere schierato anche in difesa (a 3 o a 4 che sia). Si proverà poi a reperire un elemento muscolare, alla Migliaccio. Proprio lui interessa (ha carisma, esperienza e struttura fisica) ma non è il solo. Niente Bentancur: se la Juve lo dovesse portare anticipatamente in Italia sarà per tenerlo a Torino. Occhio a qualche possibile innesto dall'estero, in mediana o in avanti. Leone ha già attivato i suoi contatti europei. ATTACCO. Una punta, forse due. La priorità del Pescara è chiara. C'è un posto libero in lista ed un altro si libererà con la cessione in prestito di Pettinari. Servono denari freschi, però, e per questo il Pescara può cedere Zampano, mantenendolo in prestito semestrale, per poi investire (leggi qui). Si tornerà alla carica con il Trapani per Bruno Petkovic, investimento che non guarda solo al presente. La bottega è cara ma si proverà a limare la richiesta. Lapadula resterà un sogno, ma dalla Lombardia potrebbe comunque sbarcare un attaccante. Chi? C'è la suggestione Gabigol (leggi qui) ma i fari sono essenzialmente puntati su uno dei due attaccanti ora di stanza all'Atalanta, Pinilla o Paloschi. Piste onerose, ma ci si lavora. Per Paloschi è ipotizzabile un prestito semestrale: gli orobici hanno speso tanto per il suo cartellino ed hanno necessità di non vanificare l'investimento ma attenzione all'ipotesi Lazio per lui. Pinilla va in scadenza a giugno, un mini indennizzo è da mettere in conto. Ma per entrambi il problema è l'ingaggio. Di certo, attualmente le gerarchie all'Atalanta sono nette e uno dei due lascerà Bergamo. La fiorentina non sembra voler mollare Babacar (ma attenzione all'intreccio con la coppia - Zampano-Verre) mentre il cagliaritano Giannetti è arpionabile. Ma potrebbe essere il complemento d'attacco, non l'uomo unico sul quale puntare. Stesso discorso per Caputo e Djuric. Il presidente Daniele Sebastiani, intanto ha chiarito di non aver mai contattato il Napoli per Roberto Insigne: "Non lo abbiamo mai chiesto al Napoli - dice a Radio Kiss Kiss Napoli - perché è un calciatore che ha caratteristiche che poco si addicono al gioco di Massimo Oddo. Noi abbiamo bisogno di giocatori con altre caratteristiche".
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