Prima squadra

Sindaco Masci su Galeone: "Pescarese di adozione, uno di quelli che ha amato la città incondizionatamente"

"Il suo amore viscerale è stato ricambiato dai pescaresi con un trasporto mai visto per nessun altro"

03.11.2025 11:18

Dichiarazione del sindaco Carlo Masci in ricordo di Giovanni Galeone: 

"Non serve essere tifosi, per essere tristi in queste ore. Oggi Pescara ha perso un pezzo importante della sua storia recente, e credo che non sia necessario essere un appassionato di calcio biancazzurro per provare un grande dispiacere per la morte di Giovanni Galeone. Il "profeta" è stato l'uomo delle grandi imprese calcistiche, perché con lui la nostra squadra ha vissuto il brivido di due promozioni in serie A, perché solo con lui il Pescara è riuscito a restare nella massima divisione. Con Galeone abbiamo visto, applaudito e vissuto dagli spalti partite memorabili, con lui il Pescara è riuscito a sfidare a testa alta anche le squadre più temibili, e non c'era avversario che lui temesse perché sapeva di poter vincere, come poi accadeva: con il grande mister a capo della squadra, il Pescara era sempre effervescente, sempre pronto all'attacco, sempre al massimo, spumeggiante e coinvolgente. Puntava costantemente oltre, identificandosi perfettamente con la nostra città che da sempre ha voluto crescere e migliorarsi e questo lo ha fatto entrare nei nostri cuori.   
Non era nato a Pescara, è vero, ma questo era un dettaglio trascurabile perché ben presto il mister è diventato pescarese di adozione, uno di quelli che ha amato la città adriatica incondizionatamente, e il suo amore viscerale è stato ricambiato dai pescaresi con un trasporto mai visto per nessun altro nel mondo dello sport. Perché questa passione per la nostra Pescara, il suo sentirsi a casa, ha consentito a Galeone di entrare nel cuore di ognuno di noi. Nel suo mestiere mai facile era un grande, ed è stato il maestro di molti, ma c'è di più: i suoi modi schietti, diretti, profondamente umani, senza spocchia, il suo sorriso, la sua ironia, lo hanno reso unico e lo hanno fatto entrare nella storia di Pescara, senza se e senza ma. A Giovanni, che ho avuto l'onore di conoscere ai tempi di quel Pescara immenso, dico un grandissimo grazie, a nome della città, perché con lui abbiamo vissuto tutti il calcio più bello, un calcio champagne capace di emozionare, e perché ha lasciato un segno, è diventato un mito, entrando a pieno diritto tra gli indimenticabili. Sono certo che Pescara saprà ricordarlo degnamente, dandogli il giusto riconoscimento, un meritato tributo per tutto ciò che ci ha regalato, e faremo in modo che ciò accada".

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