
La grande attesa
Cosa deciderà di fare Baldini?
Pescara resta con il fiato sospeso. Tutti in città si interrogano su quale sarà la scelta di mister Silvio Baldini e, conseguentemente, quale sarà il futuro della panchina biancazzurra. Non si andrà troppo in là nei tempi, perchè c'è una nuova stagione al gradino superiore del calcio italiano da programmare, e forse il nodo verrà sciolto già nel weekend quando il tecnico, come deciso da parecchie settimane a prescindere da quale sarebbe stato l'esito della stagione, raggiungerà Napoli e sarà ospite del ds Pasquale Foggia prima di proseguire per la Sicilia dove si tratterrà per qualche giorno di relax. L'occasione del soggiorno partenopeo, ovviamente, potrebbe essere propizia per sciogliere subito la riserva e comunicare la propria decisione dopo essersi preliminarmente confrontato con la famiglia, anche se a qualche amico pescarese Badini avrebbe confidato subito dopo la gara con la Ternana di avere bisogno di una decina di giorni almeno per ponderare al meglio la scelta e, soprattutto, per ricaricare le pile. La stagione è stata lunga e logorante e inevitabilmente il quasi 67enne di Massa si sente un po' svuotato, ma la totale fiducia della società nei suoi confronti e i numerosissimi attestati di stima ricevuti da parte della tifoseria di certo non lo hanno lasciato indifferente. Il club biancazzurro resta molto fiducioso e non pensa che l'avventura del tecnico sia arrivata al capolinea, dunque si respira ottimismo. D'altro canto non si tratta di una questione economica e non ci sono offerte da parte di altre squadre a motivare la pausa di riflessione in atto: per Baldini la priorità è Pescara e le discriminanti restano la serenità della famiglia e la sua capacità di affrontare ancora una stagione, che si annuncia assai impegnativa, lontano da casa. Sul piano sportivo vorrà poi qualche garanzia sulla competitività della squadra, ma al momento non è questo il focus della sua profonda analisi. Qualora decidesse di rimanere, Baldini chiederebbe la conferma di molti elementi del gruppo attuale e alcuni puntelli in determinati ruoli chiave per aumentare il tasso di qualità e fisicità della squadra, ma come sempre valuterà prima l'uomo e poi il calciatore per mantenere inalterate alcune armi vincenti della cavalcata trionfale appena mandata agli archivi: la coesione e l'unità di intenti tra nucleo-squadra e staff tecnico.
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