Prima squadra

I 3 senatori biancazzurri fondamentali in una squadra giovane e zeppa di esordienti

Brosco, Letizia e Valzania: sono loro i fari del Delfino

06.09.2025 08:04

Adesso tocca ai senatori trainare il gruppo. Capitan Riccardo Brosco, Gaetano Letizia e Luca Valzania saranno centrali nel progetto di mister Vivarini, sia in campo sia nello spogliatoio. In un Pescara pieno zeppo di esordienti e inevitabilmente mutato tanto nel suo organico – il rettangolo verde alla lunga dirà come, se bene o male -, i punti di riferimento sono i tre uomini di maggiore esperienza a disposizione del tecnico di Ari. Brosco è un pupillo di Vivarini e, dopo essere entrato nel ristretto club di calciatori che in maglia Pescara hanno ottenuto 2 promozioni, vuole lasciare il segno nell'ultimo anno di contratto e regalare la salvezza ad una tifoseria che ha conosciuto nel 2011-12, anno della Zemanlandia biancazzurra, e che ha rivisto l'anno scorso tornare a gremire gli spalti dell'Adriatico come ai bei tempi. Con 140 presenze (condite da 8 gol e 3 assist) è già nella Top 30 all time del club, ha nel mirino i vari Totò Nobile (141) e potrebbe presto scavalcare leggende pescaresi come Marco Sansovini (169) e Gaston Brugman (170).Vivarini ha già allenato Brosco a Latina, in serie B, nella stagione 2016-2017 (4 gol) e lo ha voluto in squadra 2 anni dopo nell’esperienza di Ascoli (5 reti), sempre in cadetteria, lo avrebbe voluto anche a Bari nel 2019 e adesso lo ha ritrovato per compiere la mission salvezza. Con la difesa 3, quella sulla quale verrà costruito anche il nuovo Delfino, Brosco riesce a dare il meglio come centrale, ma finora - complici le lacune della rosa - è stato schierato come puntello sul centrodestra, dando comunque buone risposte anche se la freschezza atletica, dati problemi fisici che ne hanno minato la preparazione ed età, non possono essere più quelli di una volta. Ma per leadership, capacità di lettura e fisico sarà importante, anche sulle palle inattive offensive. Gaetano Letizia è un jolly fondamentale. Il fedelissimo del ds Pasquale Foggia è stato fortemente voluto ancora in riva all'Adriatico e nella scorsa stagione, anche se a un piano inferiore del calcio italiano, ha fatto vedere al popolo pescarese tutte le sue qualità. Alessandro Plizzari a parte, che proprio nel prossimo turno turno ritroverà da avversario il “suo” Pescara dopo aver ufficialmente rinnovato il contratto con il Venezia fino al 2029, è stato l'uomo-promozione. Arrivato un po' in sordina e subito frenato da un infortunio, ai playoff è salito in cattedra e ha fatto la differenza. Due gol belli e determinanti, a Pesaro e a Terni, sono stati ben più di un corollario doc a prestazioni d'autore come centrale difensivo alla Cannavaro, lui che nasce e che ha costruito una bella carriera da terzino. Quest'anno sarà utilizzato da braccetto, un perfetto sesto uomo – per dirla in gergo cestistico – di una retroguardia che avrà tanto bisogno di carisma, esperienza e sagacia tattica. Ovvero di tutte quelle armi che fanno parte del bagaglio personale del 35enne di Scampia. C'è poi Luca Valzania, impostato per tutta l'estate come esterno destro a tutta fascia ma che verrà riportato in mediana perchè unico interprete dotato di fisicità, di capacità di corsa e di interdizione della rosa. Lui una salvezza thrilling in B con il Pescara l'ha già ottenuta, quella con Bepi Pillon al timone, e vorrebbe servire il bis. In una serie cadetta che ha un'’età media che si attesta a 25,2 anni, in calo rispetto alla scorsa stagione dello 0,5 (gli under 21 rappresentano il 32% del totale con 187 tesserati, per gli under 23 la percentuale arriva al 45%, 263 calciatori), e nel quale il nuovo Pescara è tra i team più giovani, avere tre elementi di questo spessore può risultare davvero importante. Vivarini lo sa e li utilizzerà al meglio

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