Prima squadra

El Loco Ferrari si racconta

"Il mio sogno? Segnare tanti gol e giocare in B con il Pescara"

17.12.2021 00:07

Tra le poche note liete di questa infausta stagione in casa Pescara c'è Franco Ferrari, che domenica scorsa ha ritrovato la sua ex squadra, ovvero la Pistoiese. In maglia arancione, il bomber argentino stabilì il record di gol in carriera (13) nel 2017-18.  «Ho un ricordo bellissimo, a Pistoia ho ricevuto tanto affetto», ha detto nei giorni scorsi Ferrari a Il Centro «ma ora devo pensare al Pescara. La vittoria di Grosseto ci ha dato una bella carica e dobbiamo continuare a vincere. La nostra classifica non rispecchia il valore della rosa».

E proprio a Il Centro il bomber si è raccontato. Vi riportiamo le parti salienti dell'articolo dedicato a El Loco dal quotidiano abruzzese nei giorni scorsi.

Stoffa da bomber. Nel 2018-19 Leonardo Mancuso fece 19 gol con il Delfino e da allora solo un biancazzurro, Cristian Galano, è riuscito a realizzare un buon numero di reti (14 nel 2019-20). Ferrari indica il suo obiettivo. «Rispetto agli anni passati sento di avere una forza fisica e mentale superiore, devo ringraziare l’allenatore, i preparatori, i fisioterapisti Francesco, Rocco e Marco, e lo staff medico che svolgono un ottimo lavoro. Spero di arrivare a quota 20 gol, sarebbe bellissimo».
Mirino sulla serie B. Il 26enne di proprietà del Napoli non ha perso l’ottimismo. «Di certo abbiamo commesso errori, ma è pur vero che alcuni episodi ci hanno penalizzato. Nonostante tutto, non abbiamo smesso di credere nella promozione». Sette anni fa dall’Argentina all’Italia in cerca di fortuna. Prima a Scandicci in D, poi Castelfiorentino e Montecatini, dove si rompe il ginocchio.
Le origini. Il sogno sembra svanito, invece... «Mi chiama il Genoa per offrirmi un contratto di 5 anni, pensavo fosse uno scherzo. Quel giorno sono rinato e non smetterò mai di ringraziare la dirigenza rossoblù». Padre autotrasportatore di mobili, la madre gestisce un centro per ragazzi in difficoltà. «Devo tutto ai miei genitori, mi hanno insegnato ad essere umile e gentile, e che il lavoro dà sempre i suoi frutti». Si narra che Ferrari sia partito da Rosario, la sua città (e di Leo Messi), con 50 euro in tasca e una carta di credito da utilizzare “solo per le emergenze”. «È una bugìa, in realtà erano 70 (ride, ndc). Scherzi a parte, i nostri genitori hanno dato 50 a me e altri 50 a mio fratello, oltre alla carta da usare solo in occasioni speciali. E così abbiamo fatto per non metterli in difficoltà».
Tatuaggi che passione. “El Loco”, il matto, è il suo soprannome, ma ora Franco è più maturo e responsabile, anche grazie a Giada, modella influencer (quasi 275mila follower su Instagram) con cui condivide anche la passione per i tatuaggi. «Mi ha messo la testa a posto, ero una mina vagante, in senso buono. Non pensavo al futuro e reagivo senza badare alle conseguenze. La sua presenza è fondamentale e la ringrazio per il sostegno». A Genova, ha conosciuto il connazionale Giovanni Simeone, il bomber del Verona che nel 2016 fu a un passo dal Pescara. «Sarebbe stato un colpaccio, Giò è fortissimo ed è un ragazzo meraviglioso, sono felice del suo exploit». Il futuro è tutto da scrivere. «Mi mancano gli amici e la famiglia, siamo molto uniti, in particolare io e mio fratello, però qui vivo benissimo e sto pensando di comprare casa. Sento l’affetto dei tifosi che ci sostengono sempre. Il mio sogno? Segnare tanti gol e giocare in B con il Pescara».

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