Prima squadra

Parma-Pescara, test di Coppa per due in vista dei rispettivi campionati

La presentazione

17.08.2025 08:00

Una sfida di coppa dal sapore di serie A per il Delfino, a 5 giorni dal debutto in campionato. Oggi pomeriggio alle ore 18:30, con diretta televisiva su Italia 1 e in streaming su Mediaset Infinity, il Pescara targato Vincenzo Vivarini sarà di scena al Tardini di Parma per i trentaduesimi di Coppa Italia ed affronterà in gara secca i padroni di casa del giovanissimo tecnico Carlos Cuesta. In caso di parità al 90' la partita sarò risolta ai calci di rigore, senza appendice intermedia dei supplementari: chi si qualifica troverà mercoledì 24 settembre la vincente della sfida Spezia-Sampdoria, in programma domani alle 18:30, e in una manifestazione che riserva sempre sorprese, soprattutto nei primi turni, il Delfino sogna lo sgambetto da copertina. La sfida tra Parma e Pescara nella competizione che assegna la coccarda tricolore non è una primizia nella storia del calcio italiano. L'ultimo confronto, disputato anche allora in terra ducale, risale al 28 ottobre 2020 e a staccare il pass furono i padroni di casa di Fabio Liverani che si imposero per 3-1 sui biancazzurri guidati da Massimo Oddo (a decidere la qualificazione furono la doppietta di Karamoh e la rete di Adorante, utile solo a fini statistici il gol della bandiera pescarese messa a segno da Nzita al novantesimo). Di ben altro tenore l'altro precedente, disputato a campo invertito rispetto alla gara odierna. Storia di 29 anni fa: era infatti il 28 agosto 1996 quando il Pescara di Delio Rossi mandò ko per 3-1 il Parma stellare di Carlo Ancelotti, che annoverava tra le sue fila gente come Crespo, Cannavaro, Zola, Thuram e Dino Baggio. Una doppietta di Palladini ed il sigillo di Giampaolo resero vano il gol di Melli e regalarono una serata stellare al popolo biancazzurro contro un team che a fine stagione si piazzò secondo in serie A dietro la Juventus di Marcello Lippi. All'epoca gli emiliani sognavano il loro primo Scudetto e i dannunziani il ritorno nella massima serie, oggi i primi puntano alla salvezza in A e i secondi, un vero e proprio cantiere aperto, contano i giorni che mancano al ritorno in cadetteria dopo 4 anni di C e aspettano buone nuove da un mercato finora avarissimo di soddisfazioni. La partita del Tardini è, dunque, poco più di un'amichevole per entrambe, anche se si tratta pur sempre di una gara ufficiale. Ha più da perdere il Parma che non il Pescara, ma per ambedue l'eventuale eliminazione non sarebbe un dramma. Lo ha fatto capire mister Cuesta: “Per il Parma la Coppa Italia rappresenta una cosa importante. Perché? Perché ogni partita per il Parma è importante. Quindi, noi approcciamo ogni singola partita con la voglia massima di vincere con tutto l'entusiasmo. Sicuramente, proveremo a fare del nostro meglio per fare una grande prestazione e vincere”.  Vivarini, invece, ha ben altro a cui pensare.. Tra assenze e mancati rinforzi, mister Vincenzo Vivarini dovrà fare di necessità virtù per schierare un undici competitivo. La formazione base ricalcherà in buona parte quella che esattamente una settimana fa ha eliminato, non senza patemi, il Rimini, con la certezza che il baby Davide Giannini, che entro fine sessione andrà in prestito alla Vis Pesaro, sostituirà capitan Brosco, che non verrà rischiato (ancora ai margini Pippo Pellacani, che si spera di avere a disposizione venerdì contro il Cesena per l'Opening Day di B). Di certo ci sarà spazio per Valzania e Dagasso, che saranno squalificati per l'esordio in campionato, e che almeno una porzione di partita sarà disputata da Squizzato e Graziani, ad oggi gli unici centrocampisti centrali a disposizione di Vivarini in vista del prossimo match. In avanti, spazio a Lorenzo Sgarbi, che nel turno precedente ha incantato nello scampolo di gara concesso. Dirigerà la gara Valerio Crezzini di Siena, coadiuvato dagli assistenti di linea Domenico Palermo di Bari e Simone Pistarelli di Fermo e dal quarto uomo Rosario Abisso di Palermo. Gli addetti al Var sono Antonio Giua di Olbia e Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo. 

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