Prima squadra

Il Pescara, Colombo e le ipotesi Zeman e Memushaj: parla Antonio Balzano

L'autorevole opinione dell'ex capitano biancazzurro

24.02.2023 08:16

L'ex capitano, che di Pescara ha conosciuto il bello ma anche i periodi negativi, rappresenta sempre un interlocutore privilegiato per parlare delle questioni biancazzurre. Stiamo parlando di Antonio Balzano, uno degli eroi della Zemanlandia biancazzurra che avrebbe voluto dare una mano al Delfino a tornare in B. Ma ha chiuso la carriera da giocatore e, pur continuando a seguire i biancazzurri, ha iniziato da poco una nuova carriera. Abbiamo parlato con lui di tutti i temi di casa Pescara:

NUOVA VITA - “Sinceramente, mi sarebbe piaciuto chiudere la carriera a Pescara, la città dove ho scelto di vivere per sempre, giocando in biancazzurro la mia ultima partita con la maglia di una squadra che mi ha regalato mille emozioni. Non è stato possibile, peccato. Adesso ho iniziato a collaborare col mio procuratore, ho tantissimo da imparare ma è un mestiere che mi piace, affascina e appassiona”. 

IL PESCARA DI OGGI - “La mia idea sul Pescara, rispetto all'anno scorso, è molto più positiva, perchè comunque ho visto, specialmente nelle prime 15 partite, ho visto una squadra compatta e solida, caratteristiche che se le hai poi non le perdi totalmente durante l'anno. Certo, ci sono dei momenti della stagione nei quali vai in difficoltà, e adesso al Pescara il periodo sta diventando abbastanza lungo, ma si superano perchè la rosa è valida e a gennaio sono arrivati rinforzi importanti. E' reduce da 4 risultati utili, anche se poteva comunque raccogliere di più. Sono sicuro che il Pescara dirà la sua sino alla fine, cercando di mantenere il terzo posto per poi giocarsi tutto ai playoff, che sono sempre una scommessa per tutti. La crisi? Possono esserci tante motivazioni. Può esserci un periodo di calo fisico o di calo di tensione, adesso deve essere bravo l'allenatore a stare vicino alla squadra, ma anche l'ambiente. Nei momenti di difficoltà si aspetta sempre poco tempo per giudicare. E' ovvio che non si può aspettare troppo, perchè poi passano troppe partite e si arriva la fine, ma nel calcio italiano abbiamo una cultura di un determinato tipo: appena 4 o 5 partite non vanno bene la gente non va più allo stadio e non va bene, perchè così si destabilizza tutto. E' un peccato, davvero. Sono stato a vedere la partita con il Potenza, c'erano veramente pochissime persone ed è strano per una squadra comunque terza in classifica ed una piazza come Pescara, nella quale io ho vissuto anni bellissimi con tantissime persone allo stadio e tanto entusiasmo. Ci può stare che la tifoseria sia arrabbiata di giocare in C, che è un inferno dal quale è difficile risalire subito, ma bisogna stare vicino alla squadra e creare entusiasmo. Quando c'è quella magia che ti trasfette solo il tifo anche in campo è diverso per i giocatori. Questo, unito ai problemi di gioco e di risultato, di certo non aiuta a uscire dalla crisi. Sono però fiducioso, perchè c'è gente competente al lavoro come mister Colombo e il ds Delli Carri, sono certo capiranno le problematiche esistenti e le risolveranno. Si vede la situazione in modo tragico, se così vogliamo dire, perchè la squadra ha fatto benissimo all'inizio e poi ha rallentato. Ma nonostante il periodo di crisi di risultato e prestazioni il Pescara ha mantenuto il terzo posto con ancora un discreto margine. Ovviamente non si deve mollare e cercare di blindare il terzo posto, per poi andare ai playoff per dare il massimo e cercare di andare fino in fondo. Non sarà facile, perchè gli spareggi sono sempre complicati, ma ce la può fare”.

ULTIMA CHIAMATA PER COLOMBO - “Quando i risultati non arrivano si è sempre sotto esame, ma questo fa parte da sempre del mondo del calcio. Un esonero di Colombo mi dispiacerebbe. Non lo conosco, ma mi sembra una brava persona e un buon tecnico altrimenti non avrebbe portato il Pescara dove è adesso, al terzo posto. Spero che a Cerignola il Delfino trovi una vittoria che possa rimettere tutto a posto e lo dico per il bene del Pescara, ovviamente”. 

IPOTESI ZEMAN E MEMUSHAJ - “Zeman quando ha a che fare con una rosa di giovani potrebbe far molto bene, anche se ha bisogno di tempo per lavorare e per trasmettere le sue idee al gruppo. Subentrare non è mai facile, ma a lungo termine potrebbe dare i suoi frutti in 2 o 3 mesi di lavoro. Zeman lo vedrei bene in tutte le squadre d'Italia, quando lavora coi giovani è il numero uno e riesce sempre a dare spettacolo. Memu? Non sarebbe fare il passo più lungo della gamba, lui ha grande esperienza calcistica maturata da giocatore. Chiaramente cambia la prospettiva da calciatore ad allenatore, ma conosce benissimo il mondo del pallone e le sue dinamiche. Ho visto qualche partita della Primavera, mi piace il modo nel quale fa giocare la squadra. Abbiamo avuto esempi a Pescara di allenatori come Oddo e Zauri, ad esempio, che sono stati promosso ed hanno fatto bene. Sarebbe una grande possibilità per Ledian, che oltretutto ha sposato il Pescara da anni ed è legatissimo ai colori. Poi però potrebbe uscire anche un altro nome, perchè il calcio è così, oppure potrebbe restare tutto come è perchè si è vinto, come spero, a Cerignola”. 

CERIGNOLA - “Sarà una partita tosta, in un ambiente molto caldo. Da giocatore è bellissimo vivere partite in campi così, perchè riesci ad avere ulteriori stimoli e motivazioni: sai che fare bottino pieno in partite così è ancora più bello. E da queste partite così complicate che possono arrivare le vere svolte positive”. 

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