
Biraghi: "Nulla è impossibile, ci giochiamo la vita"
Il neo azzurro Biraghi suona la carica. Reduce da due giorni di allenamenti a Coverciano con l'Italia di Ventura, Cristiano Biraghi si rituffa nella sua avventura pescarese. Il periodo è difficile, inutile negarlo, e serve l'inversione di tendenza dopo 5 ko di fila. Con lui si parte dall'avventura in Azzurro per poi passare alle questioni di casa Delfino: "Una grande soddisfazione. Si tratta della Nazionale, dei colori del tuo paese. Eravamo tutti ragazzi che dovevano dimostrare, quindi sono stati due giorni di allenamenti a grande intensità. Ci conoscevamo più o meno tutti, quindi sono stati giorni belli. Queste esperienze fanno piacere perché permettono al C.T. Ventura di vedere dei ragazzi molto bravi che possono dare una mano, se non nell'immediato almeno in futuro". L'attualità parla però della difficilissima trasferta romana per il suo Pescara. "Di impossibile non c'è nulla - continua Biraghi - sicuramente sarà una partita difficile perché la Roma ha altri obiettivi. È reduce da una brutta sconfitta e scenderanno in campo per vincere. Siamo inferiori, ma noi dobbiamo metterla sul piano della voglia e della determinazione. Hanno giocato in Coppa e magari saranno un po' stanchi, ci appigliamo a tutto. Loro si giocano la Champions, noi ci giochiamo la vita". Prima di Roma c'è stata la gara al cospetto della Juventus: "Abbiamo giocato a Torino - spiega Biraghi - contro una squadra che ti mette sotto, eppure abbiamo tenuto il campo per 30 minuti che significa dare il 110% quando magari loro davano il 60%. Naturale che al minimo calo poi si paga. Ma fino all'1-0 era una partita accesa, non abbiamo certo perso 6-0 senza tiri in porta" Dopo la Roma, ci saranno le gare da non fallire per il Pescara: "Il campionato non inizia alla prossima, è iniziato ad agosto. Sappiamo dove abbiamo sbagliato ma sappiamo anche di aver fatto cose buone. La nostra classifica è bugiarda. Di tutte le partite giocate fino a ora abbiamo sbagliato solo quella contro l'Empoli. Abbiamo peccato di sfortuna e inesperienza, buttando dei punti importanti. Eppure abbiamo fatto grandi partite contro Napoli, Inter, Sassuolo, con la Lazio e la Sampdoria abbiamo sbagliato dei rigori. Creiamo tanto. Poi senz'altro sbagliamo nel prendere troppi gol e nel non essere determinati fino alla fine, ma conosciamo le nostre qualità e possiamo uscirne. Quindi certo, col Cagliari è fondamentale ma in realtà lo sono tutte. Siamo fiduciosi, speriamo lo siano anche i nostri tifosi". Ma che problema ha questo Pescara dai due volti? "È un problema di squadra. I risultati non arrivano e quindi anche in fase di proposizione siamo calati. Magari arrivi ai 20-30 metri ma rischi di meno facendo la giocata più semplice, è normale. Adesso però ci siamo ripresi, abbiamo parlato e abbiamo capito che dobbiamo riprende a giocare spensierati, era questa la nostra forza. Mi smetto a disposizione - dice il terzino biancazzurro - anzi, per me è più stimolante giocare sotto pressione, in situazioni dove sei obbligato a non sbagliare. L'ho già fatto in passato questo ruolo, non è un problema".
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