Pallanuoto

Situazione Naiadi, il Pd attacca

Nota a firma del Vicepresidente del Consiglio Regionale e dei consiglieri del Gruppo Dem al Comune di Pescara

07.10.2025 16:35

Con una nota intitolata “Naiadi, nuovi ritardi all’orizzonte: in attesa della riqualificazione, l’impianto sarà gestito dalla Fira almeno per altri due anni. Mancano però chiarezza e certezze su progetto e finanziamenti” e firmata dal Vicepresidente del Consiglio Regionale Antonio Blasioli e dai consiglieri del Gruppo Pd al Comune di Pescara Piero Giampietro, Giovanni Di Iacovo, Michela Di Stefano e Francesco Pagnanelli, il Pd abruzzese torna a riaccendere i riflettori sulla questione del principale impianto natatorio pescarese ed abruzzese. Ecco il comunicato diramato in versione integrale:

“A seguito del noto pasticcio sull’affidamento delle Naiadi, prima aggiudicato e poi revocato a causa di fideiussione non idonea – operazione su cui peraltro è stata aperta una procedura giudiziaria -, il complesso natatorio a cavallo tra Pescara e Montesilvano è stato gestito direttamente dalla Regione Abruzzo per mezzo di Fira, la finanziaria regionale, che non potendo fare utili si è limitata ad affittare gli spazi acqua alle società sportive dilettantistiche e al Coni. Col risultato che, a partire dal febbraio 2024, l’accesso alle piscine è stato limitato agli iscritti di queste associazioni e solo in orari prestabiliti, quelli in cui le associazioni avevano affittato gli spazi acqua e con costi che stanno determinando l’allontanamento anche delle associazioni sportive.

Insomma, una gestione condizionante e tutt’altro che soddisfacente per un impianto che fino a pochi anni fa era un punto di riferimento per molti sportivi dell’area metropolitana. Tuttavia, il Partito Democratico regionale e comunale ha comunque sostenuto le iniziative legislative portate avanti fin’ora, con l’auspicio però di poter contare presto su una gestione diversa. E, proprio al fine di arrivare quanto prima ad una piena riapertura delle piscine, vogliamo quest’oggi esternare i nostri dubbi, nella speranza che vengano presi in considerazione dal Presidente Marsilio.

Con la L.R. 1 del 6 febbraio 2025, il Consiglio regionale ha stabilito di costituire una società in house denominata Abruzzo Sport e Salute SpA (che richiama la più nota società nazionale Sport e Salute) per lo svolgimento di servizi di interesse in ambito sportivo, nello specifico la gestione dell’impianto sportivo “Le Naiadi” di Pescara. La legge regionale prevedeva la stesura e l’approvazione di atto costitutivo e statuto societario entro trenta giorni. Invece la società suddetta sta muovendo i primi passi solo ora, a seguito dello stanziamento di altri 180mila euro nell’ultimo Consiglio tenuto lo scorso 30 settembre, e a distanza di ben 7 mesi dalla legge che l’ha costituita.

Il Pd ha sempre avuto, anche nei momenti più duri, un atteggiamento costruttivo sulla futura gestione delle Naiadi, non ultimo nel Consiglio del 30 settembre, quando ha votato favorevolmente l’emendamento che stanziava 180.000 euro aggiuntivi. Somma che dovrebbe servire a costituire il capitale sociale della società e a pagare consulenze di esperti in materia societaria.

Abbiamo avuto questo atteggiamento per almeno due motivi. Il primo, perché la Regione Abruzzo non può più continuare a spendere circa 1.800.000 euro l’anno di fondi pubblici – dopo averne spesi quasi 4 negli ultimi due - per una piscina a mezzo servizio poiché vietata al singolo fruitore non iscritto a una Asd, e questo si può evitare solo con una società pienamente legittimata a gestire l’impianto; il secondo perché così la Regione, vedendosi direttamente coinvolta, dovrà intervenire per mettere fine al grande problema gestionale della struttura: la mancanza di impianti di produzione di energia elettrica e termica che, unita alla vetustà e all’inefficienza degli impianti esistenti, la rendono particolarmente energivora. E i vari project financing prospettati dal Presidente Marsilio si sono tramutati in nulla di fatto.

Nel Documento di Indirizzo alla Progettazione allegato alla Delibera di Giunta Regionale n. 576, approvata lo scorso 4 settembre 2025, si stima infatti che i soli costi energetici della struttura - che ammontano annualmente a circa un milione di euro – potrebbero scendere, dopo gli interventi di implementazione ipotizzati, fino a 200.000 euro (80% in meno). 

Nutriamo però dei dubbi su questo percorso intrapreso. Dubbi che vogliamo esplicitare pubblicamente nell’interesse delle Naiadi e degli sportivi abruzzesi.

1)    Questo documento, redatto da Pescara Energia, società in house del Comune di Pescara, è il risultato del Protocollo d’intesa tra quest’ultimo e la Regione Abruzzo, e specifica come gli impianti, sottoposti a crescente deterioramento e ammaloramento, siano ormai arrivati alla fine del ciclo vitale. Occorre sottolineare in questa sede che, se già c’erano dubbi sul fatto che Pescara Energia potesse di fatto redigere questo documento preliminare (in cui arriva a sostenere anche la riconversione dei campi di calcetto in campi da padel, come da nota richiesta già avanzata in passato alla gestione delle Naiadi), ve ne sono anche di più sul seguente passaggio della Delibera: “si rinvia a successivo atto la definizione di apposito accordo di programma e/o convenzione tra la Regione Abruzzo e il Comune di Pescara per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica PFTE”. Quindi, malgrado quanto sostenuto dalla Giunta Marsilio nella Delibera, Pescara Energia non potrà redigere alcun tipo di progetto, che dovrà invece essere affidato, mediante gara pubblica, a tecnici o società aventi una specifica qualificazione. Se sarà necessario lo chiederemo anche con una interrogazione comunale ma siamo certi che Pescara Energia non possa procedere. In sostanza, il percorso individuato nella Delibera di Giunta n. 576/2025 è sbagliato e non potrà portare a nulla. Noi pensiamo che non si debba perdere altro tempo affidando la progettazione di lavori che riteniamo fondamentali.

2)    Altri dubbi riguardano la scelta del finanziamento con cui sostenere i 5,5 milioni di euro necessari ipotizzati nel documento preliminare. Dopo aver speso circa 4 milioni di euro per la gestione da febbraio 2024 ad oggi, la Regione Abruzzo decide di tornare sui suoi passi e di investire sulla sua struttura che, come detto, è obsoleta. Sono anni che affermiamo come in assenza di un sostanzioso investimento pubblico qualsiasi gestione sia impraticabile a causa degli alti costi di gestione. Finalmente, con anni di ritardo, la Regione ci dà ragione e decide di investire attingendo ad una misura del POR FESR 2021-2027, la 2.2.2 denominata “Supporto alla produzione di energie rinnovabili in aree pubbliche caratterizzate da passività ambientali”. Una scelta che però non ci convince. Questa misura infatti, finanziata per un totale di 5 milioni di euro, sarebbe destinata alla rifunzionalizzazione di aree degradate, mediante la realizzazione di impianti di produzione di energia da rinnovabili su aree con passività ambientale, e quindi discariche e lotti di discarica chiusi e ripristinati. Insomma, le Naiadi non sembrano rientrare in questa casistica, dato che si trovano piuttosto in un’area di pregio tra il mare e la pineta nord. Oltretutto questi fondi sarebbero destinati ai Comuni, per cui la Regione dovrebbe riprogrammare la misura sottraendo queste risorse ai Comuni per dirottarle tutte sulle Naiadi.

3)    C’è inoltre la questione relativa alle tempistiche. Il termine finale per l’uso dei fondi è il 2027, una scadenza tutt’altro che lontana per un investimento per cui manca ancora il progetto. Non vorremmo ritrovarci tra due anni (questo il tempo stimato per i lavori) con fondi inutilizzabili

4)    C’è infine un altro interrogativo: se questa misura è davvero utilizzabile, per quale motivo non è stata ipotizzata già nel 2021, mentre la Regione per mezzo di Fira continua a spendere 1,8 milioni di euro l’anno per la gestione, e spenderà altri 4 milioni per i prossimi due anni (il tempo indicato nel DIP per l’adeguamento tecnologico)?

Nel frattempo, il 30 settembre 2025 è stato pubblicato l’avviso pubblico per la consultazione ex art. 5 del D. Lgs. 175/2016 che concede 15 giorni per avanzare osservazioni ma anche proposte da parte degli enti e degli operatori economici interessati. Scadrà tra qualche giorno, il 15 ottobre, e prima di esprimere una valutazione definitiva valuteremo le osservazioni che arriveranno.

Il Partito Democratico continua a sostenere la ricerca di soluzioni definitive per le Naiadi e il voto favorevole agli articoli di legge finora presentati lo testimonia appieno, ma allo stesso tempo mette in evidenza le scelte sbagliate, gli errori, i ritardi e la mancanza di programmazione affinché non si perda altro tempo e si affronti la questione Naiadi con il giusto piglio di chi vuole risolverla. Evitiamo l’ennesimo tuffo a vuoto.”

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Quella triste similitudine con l'ultima B, assolutamente da cambiare...