
Balzano, il pescarese d'adozione che ama il Delfino
Il ritratto di uno degli "eroi" della Zemanlandia biancazzurra
Antonio Balzano mette il Bari nel mirino. Il terzino nativo di Bitonto tornerà da avversario nella sua Puglia domenica, indossando quella maglia che ormai per lui è una seconda pelle. E' legatissimo al Pescara e a Pescara, tanto da poter essere considerato a tutti gli effetti un pescarese d'adozione. Si è trasferito qui con tutta la famiglia, dai genitori Anna e Nicola ai fratelli. In estate è tornato ad abbracciare il suo Delfino, dopo anni di separazione.
Nei giorni scorsi (precisamente giovedì scorso) si è raccontato in esclusiva a Il Centro, ecco le principali dichiarazioni rilasciate da uno degli "eroi" della Zemanlandia biancazzurra che fu.
"In B c'è tanto equilibrio, noi abbiamo valori importanti ma abbiamo bisogno di tempo per tirarli fuori. Dobbiamo sistemare alcune cose, ma la classifica non è bruttissima. Non serve parlare di obiettivi, ora bisogna solo pensare a riproporre durante le gare quello che proviamo e cercare di giocare come vuole Zeman. Quando ci riusciremo sarà tutto più semplice, qualcosa si è visto ma non basta. Stiamo pagando l'inesperienza, ci sono molti giovani che stanno disputando per la prima volta un campionato vero e ci servirà ancora un po' di tempo. Il nostro punto di forza è la rosa ampia e in un torneo così lungo sarà un aspetto determinante. Proviamo gli schemi a ripetizione e prima o poi i risultati si vedranno".
L'appello ai supporters pescaresi: "Ora i tifosi sono delusi. Ma sanno che abbiamo bisogno di loro, soprattutto i giovani devono essere supportati. Sono certo che ripagheremo la fiducia".
E poi: "Zeman? Ora parla e urla molto di più. Forse perchè non riusciamo a capirlo. Spiega a tutti cosa bisogna fare come un maestro con gli alunni. Per il resto ha la stessa voglia di sempre. Nel 2011-12 la squadra ha saputo assimilare i suoi schemi, ora serve qualche settimana in più. Al di là della presenza di grandi giocatori come Immobile, Insigne e Verratti, allora c'erano sette/otto elementi che avevano giocato insieme nella stagione precedente. Poi si è creata quella magia che ci ha portato ad essere un gruppo splendito, tant'è che ancora oggi ci sentiamo e ci vogliamo bene come se fossimo fratelli". Capiterà anche ai protagonisti del Pescara 2017-18?
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