Tutto in una notte
Vincere significherebbe salvezza. Altrimenti....
La notte del verdetto. 11 mesi fa, quando il campionato di Serie B viveva la sua prima giornata, il Pescara sognava di ritrovarsi all'ultima partita di regular season con qualcosa di importante da giocarsi. E' andata così, ma ciò che c'è in palio per i biancazzurri stasera al Bentegodi di Verona non è un posto nei playoff, obiettivo dichiarato per gran parte della stagione, ma la permanenza in Serie B.
La stagione è scivolata via tra i cambi di allenatori, ben 3 e tutti esordienti in cadetteria, ed errori grossolani sul mercato, e così il Pescara si è ritrovato nell'ultimo giorno di luglio con l'acqua alla gola.
Per il Delfino la gara di stasera è l'ultima spiaggia. Vincere significherebbe salvarsi aritmeticamente, perdere significherebbe piombare in un incubo. Con un pareggio, invece, dipenderà tutto dai risultati degli altri campi. Pareggiando, infatti, il Pescara sarebbe comunque salvo senza dover ricorrere ai playout se il Perugia perdesse a Venezia, qualora gli umbri pareggiassero e il Cosenza vincesse con la Juve Stabia, o se l’Ascoli perdesse in casa con il Benevento. Facile capire come la situazione sia complicata. Bisogna solo portare a casa i 3 punti insomma, per non dover mantenere l'orecchio incollato alla radiolina e non dover iniziare a far calcoli sui risultati delle altre contendenti.
Ma uscire dal Bentegodi con la vittoria in tasca non sarà affatto facile, perchè il Chievo, avversario di giornata, è in una situazione analoga a quella del Delfino, benchè per un obiettivo ben più prestigioso: i playoff. Vincere significherebbe staccare il pass per gli spareggi promozione senza problemi, altrimenti la squadra scaligera dovrebbe attendere i risultati dei match Frosinone-Pisa, Salernitana-Spezia e Livorno-Empoli.
E' dunque una partita da dentro o fuori, per entrambe. Nessuna delle due può fare sconti o regali, bisognerà dare tutto in 90 minuti roventi. Poi si saprà chi potrà festeggiare e chi no
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