Prima squadra

Di Bari a PS24:" Legatissimo a Delli Carri e Zeman. Sul Pescara, Colombo e la partita dico che.."

Parla in ESCLUSIVA a PS24 il ds della Juve Stabia in vista della partita di domenica

28.10.2022 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA

Classe 1969, pugliese, Giuseppe Di Bari prima diventare un direttore sportivo è stato un difensore centrale. Cresce nel Manfredonia, squadra della sua città. Nel 1988, ha l'opportunità di approdare nel professionismo indossando la maglia del Bisceglie in C2, in cui fino al 1990, gioca con l'attuale ds biancazzurro Daniele Delli Carri. Nel 1992 passa al Foggia di Zeman in Serie A. L'impronta del tecnico boemo sarà fondamentale per la sua carriera calcistica e professionale: l'idea di un calcio totale, sempre propositivo è un suo punto  di   riferimento ancora oggi.  Dal maggio 2022 è ds della Juve Stabia. Noi di Pescaraport24 in vista della partita di domenica tra campani e abruzzesi lo abbiamo intervistato in ESCLUSIVA.

Lei, prima di diventare direttore sportivo, è stato un difensore centrale. Dal 1988 al 1992 ha giocato nel Bisceglie incrociando l'attuale ds del Pescara Daniele Delli Carri. Qual è la sua caratteristica  umana e  professionale che apprezza di più? 

Daniele  - dichiara - è cresciuto con me. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto. Io sono due anni più grande rispetto a lui. E' un mio  amico, ci siamo sempre sentiti nel corso degli anni, conosco bene la sua famiglia. Ci siamo anche sfidati da avversari in campo. Lui era al Genoa e io al Foggia. E' un ottimo direttore, grande conoscitore di calcio. Ho sempre seguito il suo percorso che ha iniziato prima di me"

Nel 1992 Giuseppe Di Bari passa dalla C2 con in Bisceglie alla massima serie con il Foggia di Zeman: ci racconta degli aneddoti con il tecnico boemo?

Di aneddoti - confessa - ce ne sono una miriade. Ricordo che quando ho esordito nella massima serie contro il Milan di Capello, Rijkaard, Van Basten, Papin, fu in grado di non farmi sentire minimamente la pressione dell'avversario e del match. Scherzava, faceva battute,  mantenendo una calma incredibile. Lo ringrazierò sempre per aver avuto il coraggio di gettarmi nella mischia.  A lui non è mai interessata la categoria di provenienza di un giocatore, se reputa che un elemento sia valido, lo fa giocare senza alcun timore. Un altro aneddoto riguarda la partita in casa con la Juventus che vincemmo. Il primo tempo si era concluso 0-0, negli spogliatoi ci disse che avevamo fatto un buon riscaldamento, chiedendoci di iniziare a giocare"

Dal maggio 2022 lei è direttore sportivo della Juve Stabia. In estate ha avuto modo di parlare con l'attuale tecnico biancazzurro Alberto Colombo: qual è l'aspetto che ha catturato la sua attenzione per ciò che concerne il trainer lombardo?

Del mister - sostiene - mi sono piaciute da subito due peculiarità: elasticità mentale e conoscenza dei principi di un calcio totale e sempre propositivo che piacciono a me. Lui cercava una squadra che potesse vincere il campionato”

Il Pescara, a suo avviso, cosa ha in questo momento in meno rispetto a Crotone e Catanzaro?

“Il Pescara - spiega Di Bari - ha un organico importante in cui ci sono molti under. L'obiettivo è quello sicuramente di fare bene, ma valorizzando il più possibile i giovani. Crotone e Catanzaro invece hanno costruito delle squadre per vincere subito, senza badare tanto agli under, ma concentrandosi sugli over"

La sua Juve Stabia che tipo di squadra è?

“Direi - precisa - che siamo un buon mix di giocatori giovani ed esperti. Il nostro obiettivo è quello di crescere partita dopo partita e anche di stupire. Quello meridionale è un girone difficile, ma andiamo avanti con ottimismo e fiducia”

Juve Stabia - Pescara che tipo di partita sarà: un pronostico?

“Partita importante per noi, sarà molto combattuta e difficile. E' un match che affronteremo al massimo delle nostre possibilità, ci teniamo davvero a fare bene. Pronostici - conclude - non sono abituato a farne”

Cerchiati Di Bari, primo in alto a sinistra, e Delli Carri

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