Sebastiani: "Il Pescara è una società pulita che attira investitori e..."
"Lo stadio è una mia priorità che voglio portare avanti indipendentemente dalle trattativa con le cordate interessate al Pescara"
Le ultime dichiarazioni il presidente Daniele Sebastiani le ha rilasciate a Il Centro, dicendo cose assai interessanti. Vi riproponiamo l'intervista del quotidiano abruzzese. Buona lettura!
Verità o bugie raccontate a fin di bene?
«Sinceramente io vi posso solo dire che al momento sto lavorando e anche tanto per cedere questa società. Ma lo farò solo se avrò le certezze e le garanzia sulla serietà degli acquirenti. Molti nomi che ho letto neanche li conosco e vi dico che un po’ mi sono arrabbiato e non vorrei che Contrader ci ripensasse e ci levasse la sponsorizzazione perché a lui discorsi diversi non interessano per nessun motivo. Noi vogliamo consolidare sempre di più la partnership con l’azienda».
Però, presidente l’incontro con il sindaco Masci e altre persone c’è stato.
«Questo ve lo confermo anche perché quella dello stadio è una mia priorità che voglio portare avanti indipendentemente dall’esito della trattativa con le cordate che sono interessate al Pescara. E’ impensabile oggi non avere uno stadio moderno e adeguato. Con il sindaco Masci, che ho chiamato personalmente, abbiamo parlato esclusivamente di questo argomento. Mi piacerebbe che in futuro anche senza Sebastiani la città avesse un impianto funzionale e al passo con i tempi. E credo che questi progetti facciano piacere anche alle persone con cui sto trattando la cessione».
Presidente, ma è così sicuro che vuole cedere la società?
«Sarei un matto se non fosse così. Io sto lavorando da tanti mesi per andare via e lasciare il Pescara in ottime mani. C’è la possibilità concreta che a stretto giro questo accada come c’è la possibilità che i nuovi mi chiedano di restare per dare una mano. La mia priorità è solo e soltanto quella di andare via. Chi sono gli imprenditori interessati? Al momento opportuno parlerò, oggi mi sembra giusto mantenere un profilo basso anche per rispetto di queste persone. Una cosa però ci tengo a sottolinearla. A differenza di tanti anni fa, oggi il Pescara è una società pulita che attira investitori e per questo resto fiducioso sul buon esito della trattativa».
Indipendentemente però da come andranno a finire le questioni societarie, a lei un ritorno di Zeman piacerebbe?
«Sapete tutti quello che io penso del mister dal punto di vista tecnico. Per me è un maestro di calcio, come faccio a dire di no? Con lui a Pescara abbiamo scritto pagine importantissime e siamo stati presenti e protagonisti nel mondo. Sia con Zeman che con Peppino Pavone il rapporto è buono. Delle Monache volerebbe con il boemo? E’ un prospetto importantissimo per noi e abbiamo anche altri giovani, sicuramente farebbe bene. Io penso che in queste categorie ci vogliano persone motivate, forti e che buttino il cuore oltre l’ostacolo. Ma magari tra poco conterò come il due di coppe con la briscola a spade e quindi il mio parere non sarà importante».
Sorrentino convocato dal Ct Mancini per uno stage in nazionale con 53 giocatori di A, B e impegnati all’estero.
«Una grande soddisfazione per il ragazzo, ma anche per noi. Gli sforzi che facciamo con il settore giovanile ci stanno dando grandi risultati».
A mente fredda il rimpianto più grande per la stagione deludente?
«Forse quello di non aver preso giocatori meno conosciuti, ma più motivati e adatti per il campionato di C».
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