
Pescara in serie A mai così male dopo 14 partite
Nulla è perduto (LEGGI QUI PERCHE' CREDERCI), ma i numeri attuali sono impietosi. Le speranze salvezza affidate alle sfide di dicembre, assolutamente da non fallire a partire dalla sfida col Cagliari. "Le statistiche sono come i bikini. Ciò che rivelano è suggestivo, ma ciò che nascondono è più importante", sosteneva Aaron Levenstein. Ciò che rivelano le statistiche biancazzurre, però, non è affatto suggestivo. E' invece preoccupante. Ma è anche vero i numeri sono aridi e non tengono conto del contesto in cui maturano. Ed il contesto attuale dice che ci sono buoni motivi per pensare all'impresa salvezza. Tuttavia per restare ai numeri e ai dati statistici, questi fotografano una triste realtà: questo Pescara, in termini di punti in classifica, è il peggiore tra quelli che hanno giocato in serie A. Mai così male il Pescara nei precedenti sei campionati disputati nella massima serie, tutti chiusi con la retrocessione fatta eccezione per l’87-88. Appena 7 punti in 14 partite, di cui quattro conquistati sul campo, frutto di altrettanti pareggi, e dei quali due conquistati in doppia superiorità numerica (contro Torino e Genoa). Meglio addirittura fece il Pescara di Stroppa e Bergodi (13 gare del primo ed 1 del secondo) nell'ultima funesta serie A. Certo, quella squadra che girò a 20 punti diede sempre l'idea di aver raccolto vittorie e punti in modo causale e fortunato, ma alla fine ciò che conta è sempre e solo la classifica. E quel Pescara dopo 14 gare aveva 11 punti, tutti conquistati da Stroppa che si dimise a Siena al termine del turno n.13 (alla 14ª giornata si registrava l’esordio in panchina di Cristiano Bergodi, contro la Roma di Zeman che si impose 1-0 grazie alla rete di Destro). All’epoca il divorzio da Stroppa si era appena consumato e la squadra aveva conquistato già tre vittorie (e due pareggi): contro Palermo, Cagliari e Parma. Questa volta niente, nemmeno una gioia sul campo, solo quella regalata dalla giustizia sportiva grazie al caso Ragusa (la vicenda aspetta il verdetto definitivo del Coni) che consente all'attuale classifica biancazzurra di recitare quota 7. Altrimenti il Pescara sarebbe ultimo in graduatoria, dietro anche a Crotone e Palermo che ora sono dietro e con l'Empoli a distanza quasi incolmabile contando anche che lo scontro diretto è stato perso per 0-4 tra le mura amiche. Adesso prima di Natale serve la scossa: in rapida successione Cagliari, Crotone, Bologna e Palermo diranno quale sarà il futuro di questo Pescara.
Commenti