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Alla scoperta della pescarese Gaia Realini, astro nascente del ciclismo

Giovanissima (21 anni) ma già una bacheca ricchissima

27.01.2022 00:17

Da tempo è definita la “predestinata” del ciclismo italiano, adesso la pescarese Gaia Realini si sta trasformando da grande promessa a splendida realtà. E dopo un 2021 da applausi, ha inaugurato il suo 2022 con un grande successo: è lei infatti la campionessa italiana di ciclocross Under 23. Nella prima gara del nuovo anno, a  Variano di Basiliano in Friuli Venezia Giulia, la giovane atleta in forza alla compagine lombarda della Selle Italia Guerciotti dallo scorso anno è stata autrice di una condotta di gara senza sbavature andandosi a prendere la vittoria nella categoria donne Under 23. Con il fiato sul collo dell’unica diretta inseguitrice Carlotta Borello (piemontese della DP66), uscita poi di scena nella lotta per le rimanenti posizioni sul podio, con disinvoltura la tenace crossista pescarese (21 anni da compiere a giugno) è riuscita a tagliare il traguardo in perfetta solitudine davanti alla valdostana Nicole Pesse (Guerciotti Development) e alla piemontese Nicole Fede (Team Rudy Project).Una performance eclatante per Realini che ha chiuso al quinto posto assoluto in promiscuità con le donne élite (titolo tricolore vinto dalla bergamasca Silvia Persico della FAS Airport Services) e totalizzato il giro più veloce nella propria categoria (10’20”, sesto miglior tempo in coabitazione con quelli fatti registrare dalle donne élite). Grazie a lei, l’Abruzzo entra per la prima volta di diritto nell’albo d’oro dei Campionati Italiani di Ciclocross: mai nessuna atleta abruzzese era riuscita a conquistare in ambito agonistico (categoria internazionale UCI) la maglia più ambita nel periodo invernale. Per lei si parla già di interessamenti da parte di un paio di top team del Wold Tour ed il c.t. della nazionale di ciclocross, Daniele Pontoni, non perde occasione per inserirla nel novero delle fuoriclasse del futuro. “Non ho parole per descrivere le emozioni di questa gara perché sono tanti anni che andavo alla caccia della maglia tricolore. Finalmente dopo tanti sacrifici sono contenta di essere riuscita a salire su quel gradino più alto del podio che tanto ho inseguito. Sono una ragazza che preferisce rimanere con i piedi per terra perché non è una maglia o una prestazione a cambiarmi la vita. Domani sarò la stessa ragazza degli altri giorni e cercherò di migliorarmi giorno dopo giorno”, le parole di Gaia da Pescara Colli, cresciuta ciclisticamente In Abruzzo facendo la trafila giovanile con gli Amici della Bici Junior e la Spelt Cycling-Team Masciarelli prima del salto tra le juniores con la Vallerbike in Toscana e dallo scorso anno con la Isolmant Premac Vittoria per le gare su strada dove si è classificata quinta agli Europei Under 23 in Trentino, nona al Campionato Italiano open (under 23 più élite) in Puglia e undicesima in classifica generale al Giro d’Italia Donne. Per il quarto campionato italiano di ciclocross consecutivo, Gaia Realini è sempre sul podio: prima del trionfo a Variano di Basiliano, è stata protagonista nel 2019 all’Idroscalo di Milano (seconda dietro Letizia Motalli tra le juniores di secondo anno), nel 2020 a Schio (terza alle spalle di Francesca Baroni e Sara Casasola al primo anno tra le under 23) e nel 2021 a Lecce (seconda dietro Francesca Baroni tra le under 23 di secondo anno). L’atleta della Selle Italia Guerciotti, sempre più versatile in ambito multidisciplinare (praticava agli inizi la mountain bike nelle categorie esordienti e allieve, poi ciclocross e strada in tandem dalla categoria juniores) sta ricevendo un’infinità di complimenti da tutte le parti tra amici, familiari, parenti, addetti ai lavori del ciclismo e anche dal comitato regionale FCI Abruzzo del presidente Mauro Marrone, in onore di una straordinaria impresa che rimarrà memorabile agli occhi di tutto il movimento ciclistico regionale e non solo. Ora la neo tricolore under 23 è attesa a un altro illustre banco di prova a fine gennaio in occasione dei Mondiali di Fayettewille (Stati Uniti) con la nazionale italiana del cittì Daniele Pontoni, nell’intento di farsi largo tra le migliori al mondo e di andare a caccia di una preziosa medaglia. 

 

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