Prima squadra

Nell'uovo di Pasqua biancazzurro ci sono 3 punti: #PescaraPisa 3-1

All'Adriatico è andata così...

02.04.2021 16:08

Una vittoria che in un colpo solo riesce a sfatare il tabù Adriatico e ad alimentare le speranze di agganciare il treno playout. Pescara-Pisa finisce 3-1, reti decisive di Galano sul finale di prima frazione, di Machin al 90' e di Busellato al 96' (Marconi aveva accorciato nel recupero), e dunque nell'uovo di Pasqua biancazzurro ci sono 3 punti vitali. 

La gara. Grassadonia stupisce tutti e lascia sia Ceter sia Machin in panchina, schierando Maistro in mediana ed il tridente Galano-Odgaard-Capone nel 4-3-3 di  nuovo conio, scelto anche per le tante defezioni in difesa. La posizione mobile di Maistro può consentire la trasformazione dell'assetto nel 4-2-3-1. Spregiudicato e offensivo anche il Pisa del pescarese D'Angelo, che in un colpo solo schiera Marsura, Palombi e Marconi con Mazzitelli e Gucher ad avere le chiavi del centrocampo. La vittoria per 2-1 del Cosenza sull'Ascoli e mandata in archivio prima del calcio d'inizio di Pescara-Pisa mette ancor più pressione ai biancazzurri che hanno solo un risultato a disposizione.  per continuare a sperare e lottare. 

In un pomeriggio assai caldo, l'approccio del Delfino è discretamente aggressivo ma almeno nei primi 10 minuti sterile. Prova con manovre avvolgenti la squadra di casa a creare qualcosa, con l'asse di sinistra in particolare abbastanza propositivo. I nerazzurri, oggi in tenuta totalmente verde da trasferta, sono sornioni e alla prima occasione chiamano Fiorillo al super intervento: dagli sviluppi di un corner, è De Vitis ad avere la palla buona per il vantaggio ma l'estremo di casa è miracoloso e conserva lo 0-0. L'episodio spaventa il Pescara e infonde coraggio nel Pisa, che esce dal suo guscio con maggiore personalità rispetto all'avvio di gara. Generosamente ma in modo assai confusionario il Pescara prova a spingere ma il Pisa è squadra organizzata, non va in affanno e riesce a proteggere bene un Gori nei primi 25 minuti totalmente inoperoso. Al 28', però, il Delfino ha la grande occasione per sbloccare: Galano inventa per Odgaard, con il danese che taglia bene e calcia in diagonale da posizione invitante, senza tuttavia inquadrare lo specchio della porta pisana. Prima vera azione degna di nota costruita, ma ancora niente gol. A cavallo del 36' ci provano in rapidissima successione Galano e Bellanova, ma sia l'iniziale calcio dell'ex foggiano sia il tiro sulla ribattuta del terzino trovano difendenti ad immolarsi a protezione della propria porta. E ci riescono. Al 40' Busellato prova un tiro-cross in pallonetto che non sortisce alcun effetto. Il gol però sembra nell'aria e diventa realtà al 41', per merito di Odgaard che scatta, fa tutto bene palla al piede e poi è generoso nell'assist per Galano, che a rimorchio ha lo specchio della porta aperto per piazzare la palla in rete. E' 1-0, dunque. Il finale di tempo non regala altri spunti e dunque le squadre rientrano negli spogliatoi per i 15 minuti di break con i padroni di casa avanti di misura. 

Si riparte con Caracciolo per De Vitis nel Pisa e con gli stessi 11 del primo tempo per il Pescara. Si riparte a ritmi blandi in un match che anche nella sua prima frazione non ha mai avuto un ritmo interessante. Al 56' D'angelo opta ancora per due cambi: Birindelli rileva Belli mentre Vido, a lungo seguito invano dal Delfino, prende il posto di Palombi, assai opaco oggi. Al 62' Maistro è costretto ad alzare bandiera bianca per un problema fisico e allora Grassadonia rilancia Machin. Appena entrato, l'ex Monza calcia sul fondo la palla del 2-0 dopo aver condotto, in tandem con Capone, una ripartenza veloce in superiorità. Occasionissima sciupata e gara che resta quindi in bilico. Al 67' lo stesso Machin ci prova da fuori, nulla di fatto. Più Pescara che non Pisa anche nella prima metà di ripresa, ma i biancazzurri non riescono ad essere cinici e concreti e non chiudono il match. Al 73', ancora Odggard a vestire i panni del funambolo con una giocata sulla corsia destra palla al piede per poi accentrarsi e servire l'accorrente Capone, che però trova sul suo calcio “simil alla Del Piero” un Gori in versione Superman a dire di no. Al 78' doppio cambio per il Pescara: entrano Ceter e Volta, quest'ultimo al debutto assoluto, per Capone e Galano. Grassadonia torna al 3-5-2 a protezione del risultato, con l'ex Benevento che si piazza centrale di difesa con Sorensen e Scognamiglio rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra. Il Pisa nell'ultimo scorcio prova a spingere. E lo fa con veemenza ma è ancora il Pescara ad avere la possibilità per il colpo del ko (87'). Machin innesca Ceter, palla per Odgaard che chiama in causa Busellato, la cui bordata però trova prontissimo ancora una volta Gori. Grande intervento dell'estremo toscano e risultato che resta 1-0. Al 90' però è Machin a far cadere il sipario sul match con il gol della sicurezza, rendendo vano il gol pisano di Marconi in pieno recupero. Anche perchè in contropiede 4 vs 2 al 96' Busellato sigla il 3-1 finale. E il Pescara torna a vincere dopo 3 mesi nel suo stadio

Il tabellino: 

PESCARA-PISA 2-1

MARCATORI: 41' Galano (Pe), 90' Machin (Pe), 92' Marconi (Pi), 96' Busellato (Pe)

Pescara: Fiorillo; Bellanova, Sorensen, Scognamiglio, Masciangelo; Dessena, Busellato, Maistro (63' Machin), Galano (78' Ceter), Odgaard (95' Giannetti), Capone (78' Volta). All. Grassadonia

Pisa: Gori; Belli (56' Birindelli), Benedetti, Beghetto; Quaini (74' Sibilli), Mazzitelli, Gucher (84' Pisano), De Vitis (46' Caracciolo), Marconi, Marsura, Palombi (56' Vido).

Ammoniti: De Vitis, Benedetti, Sibilli (Pi), Maciangelo, Ceter (Pe)

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli.

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