
10 minuti da incubo indirizzano la gara: Roma-Pescara 3-2
Bastano 10 minuti alla Roma per liquidare la pratica Pescara. Ma non senza patemi. Una doppietta di Dzeko in 600'' indirizza inevitabilmente l'inerzia del match su binari propizi ai giallorossi capitolini, che alla fine riacciuffano il Milan e accorciano sulla Juve capolista, ma che hanno tremato grazie al sussulto d'orgoglio biancazzurro. Il Delfino rientra infatti per due volte in partita, accorciando prima con Memushaj quando si era sul 2-0 e poi con Caprari quando un penalty di Perotti aveva ristabilito l'iniziale doppio vantaggio. Per il Pescara si tratta del sesto ko di fila, ma la prova di carattere offerta nella seconda frazione è un buon punto dal quale ripartire.
La gara. Sorprese nelle formazioni. La Roma lancia il funambolo Gerson e lascia in panchina il perno della mediana, Daniele de Rossi; Oddo, dal canto suo, rinuncia inizialmente a Caprari e Cristante e getta nella mischia Benali e Pepe a supporto di Bahebeck.
Dura appena due minuti la gara di Bahebeck. Al 2' si ferma accusando le solite noie muscolari e viene rilevato proprio dall'escluso eccellente di oggi, Caprari (la sostituzione arriva solo al 5'). Al 6' imbucata di Dzeko per Salah che evita anche Bizzarri ma non riesce a mettere dentro l'invitante pallone. Ma un minuto dopo Dzeko dagli sviluppi di un corner buca la rete pescarese con una facilità disarmante. Il bosniaco 3' dopo si ripete, scattando sul filo del fuorigioco e battendo di piatto il portiere avversario posizionato a pochissimi metri da lui. Partita subito in salita, sarà una Cima Coppa da scalare per il Delfino.
La Roma è padrona del campo, il Pescara cerca dentro di se' un po' di orgoglio per provare ad accorciare. Benali avrebbe anche la palla buona al 22', ma calcia in modo da non creare grattacapi a Szczesny. Eppure la Roma fornisce la sensazione di poter far male ad ogni affondo, ma non sembra avere la cattiveria giusta per portare a casa una vittoria in goleada. Ci mette del suo anche Bizzarri, negando a Nainggolan il colpo del ko al 28'. I giallorossi sono in pieno controllo del match, il Pescara invero non tira indietro la gamba e cerca di guadagnare metri ma è troppo il gap tecnico e fisico tra le due equipe per poter sperare in un capovolgimento. Al 38' Caprari prova il tiro a giro dalla distanza ma la mira è imprecisa. Memushaj, Brugman e Benali provano a suonare la carica, invano: poche idee nel Pescara e scarsa capacità di tramutarle in trame interessanti. Pepe colleziona punizioni improduttive sull'out di destra e nulla più. I titoli di coda del primo tempo non regalano altre emozioni (Dzeko ha sulla testa allo scadere la palla della possibile tripletta ma la spreca) e le squadre vanno al riposo sul punteggio di 2-0.
Spalletti non cambia il suo undici, Oddo riparte con Verre per Vitturini e cambiando modulo. Dzeko al 6' trova solo l'esterno della rete e permette al Pescara di restare ancora in gara. Pepe al minuto 8 trova il tempo giusto nell'inserimento ma trova un super Szczesny a mantenere inviolata la propria porta. Al 13' ancora Szczesny si erge a grande protagonista su un tiro da distanza ravvicinata di Verre. E' anche sfortunata la squadra di Oddo, insomma, nel trovare sempre sulla propria squadra un portiere in stato di grazia. La Roma capisce che non può più scherzare e ricomincia a spingere sull'acceleratore (annullato al 14' un gol a Salah per offside), ma i capitolini prestano il fianco alle ripartenze del Pescara. E proprio su una di queste, dopo un lunghissimo digiuno, Memushaj trova il gol che riapre la gara al 15'. Le squadre si allungano e concedono spazi. E gol. Al 24', Perotti semina il panico nell'area pescarese e Crescenzi, per contrastarlo, commette ingenuamente fallo da rigore. Per Irrati non ci sono dubbi e decreta la massima sanzione che Perotti realizza spiazzando Bizzarri. Il doppio vantaggio dura pochissimo. Caprari al 29' accorcia nuovamente.
Oddo getta nella mischia Cristante per Benali al 33', terminando i propri cambi, dopo che già da un po' Spalletti aveva deciso di schierare i senatori De Rossi e Totti in luogo, rispettivamente, di Nainggolan e Gerson. Al 38' Bizzarri blinda la sua porta su diagonale secco di Salah, poi si ripete su un rasoterra insidioso di Strootman. Pepe sul ribaltamento di fronte preferisce concludere invece di servire un compagno meglio posizionato, sciupando la grande occasione dell'incredibile pari. Verre viene murato al 43', accrescendo i rimpianti di una gara che finisce 3-2. Non accade più altro, infatti, recupero di 3' incluso. Il Pescara è vivo, però, e, a prescindere dall'esito del match, la prova offerta nella ripresa è un bel segnale in vista dei delicatissimi incontri di dicembre quando ci si giocherà una bella fetta di salvezza.
Tabellino
ROMA-PESCARA 3-2
MARCATORI: 7'pt e 10'pt Dzeko (R), 15' st Memushaj (P), 26'st su rig. Perotti (R), 29'st Caprari (P)
Roma (4-2-3-1): Szczesny; Peres, Rüdiger, Fazio, Emerson Palmieri; Gerson (27'st Totti), Strootman; Salah (46'st Vermaelen), Nainggolan (19'st De Rossi), Perotti; Dzeko. All.: Spalletti
Pescara (3-5-1-1): Bizzarri; Zampano, Zuparic, Biraghi, Crescenzi; Vitturini (1'st Verre), Memushaj, Brugman, Benali (33'st Cristante); Pepe; Bahebeck (5'pt Caprari). All.: Oddo
Arbitro: Irrati
Ammoniti: Biraghi, Zuparic (P), Rudiger, Nainggolan (R)
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