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Abruzzo, il grido d’allarme dei gestori di centri sportivi con sport da contatto

Il comunicato stampa LIS-Associazione di categoria Leghe Imprese Sportive

18.02.2021 21:01

"

Dove andranno gli sportivi abruzzesi quando potranno tornare a praticare l’attività sportiva se noi, Centri Sportivi Abruzzesi, chiuderemo definitivamente i battenti???" si chiude così il comunicato stampa LIS-Associazione di categoria Leghe Imprese Sportive, un accorato grido d’allarme che divulghiamo in versione integrale.

Ecco quanto divulgato dai i gestori di centri sportivi con sport da contatto: 

"Eccoci giunti anche alla fine di febbraio. Il 14 ottobre 2020 il governo Conte con un DPCM ha decretato la chiusura degli sport da contatto e, considerando come si stanno sviluppando le cose, la probabile morte di tantissimi centri sportivi gestiti da privati.

Dopo oltre 120 giorni di chiusura totale i nostri centri sportivi sono alla canna del gas. Siamo oltre 50 in tutta la Regione Abruzzo e sosteniamo numerose economie familiari ed un importante indotto. Oltre 400 lavoratori impiegati nei nostri centri sono da troppo tempo a casa senza alcun indennizzo L’ orizzonte di soluzione è molto incerto. Non abbiamo notizie su possibili riaperture.

E noi, salvo i 4 mesi estivi del 2020, dal 9 marzo non abbiamo più lavorato, sostenendo peraltro importanti costi per i protocolli di sicurezza richiesti per la riapertura estiva. Siamo una categoria abbandonata dalle istituzioni centrali e regionali. Con l’attuale governo Draghi non esiste più un Ministero dello Sport e ci siamo scontrati anche con un governo regionale sordo alle nostre richieste d’aiuto, dopo innumerevoli richieste. Il 18 gennaio 2021 l’assessore regionale allo sport Guido Quintino Liris ci aveva concesso un incontro in remoto, al quale non si è presentato. Noi abbiamo aspettato che si collegasse per un’ora e mezza, invano. Ci hanno quindi placato promettendoci a breve un nuovo incontro, ma dopo 32 giorni e moltissimi solleciti (anche via PEC) inoltrati dal Presidente Regionale LIS (associazione di categoria Nazionale Leghe Imprese Sportive) Sig. Fabrizio Donatelli ad oggi non abbiamo ricevuto risposta. La regione ha pensato bene di stanziare 1,5 ml € per le ASD/SSD per far sì che possano sopravvivere, ma nessuno aiuta il comparto dell’impiantistica sportiva abruzzese di cui una parte non può accedere a quei fondi in quanto società a tutti gli effetti (srl, snc, ditte individuali, ecc.), e nell’altra parte in cui possano accedere, ossia nei tanti casi di ASD o SSD che gestiscono impianti sportivi, la doppia beffa di trovarsi davanti ristori/fondo-perduto con cifre insignificanti ed assolutamente inappropriate nel bilancio di gestione ordinaria e straordinaria di un impianto sportivo.

Dove andranno gli sportivi abruzzesi quando potranno tornare a praticare l’attività sportiva se noi, Centri Sportivi Abruzzesi, chiuderemo definitivamente i battenti ???"

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