In alto mare

Il Delfino è in alto mare. Anzi, altissimo. E il malumore della tifoseria cresce a dismisura. Mercoledì c'è il sorteggio del calendario di serie B, il 10 agosto il primo impegno ufficiale della stagione (in Coppa Italia all'Adriatico contro il Rimini) e tra meno di un mese il via al torneo (il 23) ed il Pescara è ancora un cantiere aperto con fondamenta ancora tutte da costruire. Il mercato è bloccato a tutti i livelli, salvo qualche eccezione (vedi Napoli e Como), tanto che molti tecnici si lamentano (ad esempio Gasperini, che pure i suoi innesti li ha avuti), e le cose sono ancora più difficili per una matricola con poca disponibilità economica come quella biancazzurra. Ma era lecito attendersi qualcosa di più al 28 luglio, anche se il Pescara è una delle squadre che è partita in ritardo perchè solo in data 8 giugno ha saputo il suo destino, che parla di ritorno in cadetteria dopo 4 anni. La squadra promossa via playoff, che comunque non era stata costruita per vincere il campionato di C, va rinforzata con almeno altri 7 elementi di categoria, anche perchè ha perso alcuni tasselli importanti come i titolari Moruzzi e Pierozzi e, soprattutto, Alessandro Plizzari (oltre a buone alternative come Lancini ed Arena, ad esempio). Due portieri (se va via Saio come pare), almeno un centrale difensivo, due esterni, un centrocampista di qualità e due punte sono il minimo sindacale che serve per provare almeno a garantirsi la permanenza in categoria. Ins settimana qualcosa si muoverà, dopo gli arrivi degli svincolati Corbo ed Olzer, la conferma di Letizia e l'arrivo del giovane Graziani.