
Il borsino del mercato biancazzurro
Si avvicina a grandi passi il mercato di gennaio. La Befana dovrà portare in dono al Delfino i rinforzi giusti per rincorrere l'obiettivo salvezza. Vediamo il borsino del mercato biancazzurro a poco più di due settimane da inizio sessione di mercato. NOMI CALDI Niccolò Giannetti: la punta del cagliari se non è da considerarsi virtualmente biancazzurra poco ci manca. Per età, caratteristiche e, soprattutto, questioni economiche è il più vicino. Non dovrebbe essere il solo innesto offensivo, ma di certo è quello più fattibile. Rolando Mandragora: si sta ristabilendo dopo un lunghissimo stop. Proprio in maglia Pescara si infortunò sul finale della scorsa stagione ed ha compromesso l'inizio della sua avventura alla Juve. I bianconeri sono disposti a cederlo in prestito a gennaio, forse però non ad inizio mese dovendo reperire sul mercato proprio uno/due centrocampisti e dovendo fronteggiare le assenze di Asamoah e Lemina per la coppa d'Africa. Il giocatore ha tantissimi estimatori, ma ha scelto Pescara e Marotta sembra volerlo accontentare. Vittorio Parigini: Il Toro lo gira in prestito dopo averlo ripreso dal Chievo. Lui chiede spazio e si è pentito di non aver accettato la corte biancazzurra in estate. Non occupa un posto in lista e ha costi bassissimi. Ma ha tanti estimatori. Luka Krajnc: non ha molto spazio alla Samp. E' giocane, il Cagliari non avrebbe difficoltà a girarlo altrove in prestito. Ha le caratteristiche che chiede Oddo ed in più si può ragionare su un obbligo di riscatto a cifre relativamente basse in caso di salvezza. Un investimento per il presente ma anche per il futuro, insomma. NOMI TIEPIDI Ante Budimir: se si allargasse il discorso a Zampano e/o Verre sarebbe caldissimo. Per ora solo abboccamenti. Ma situazione da tenere assolutamente monitorata Dawid Kownacki: il polacco è un pupillo di Leone. Ma il Lech chiede tra i 2 e i 3 milioni. Troppi per una scommessa. Si può ragionare sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto a prezzo già stabilito, ma di certo non è lui la punta che sposta gli equilibri. Carlos Carmona: se dovesse sfumare Grassi, l'innesto i n mediana sarebbe un altro atalantino. Lui. Perchè? Garantisce qualità, quantità, esperienza e costi bassi. Adel Taarabt: unico neo l'ingaggio. Alto. Col Benfica un accordo si può facilmente trovare. Può diventare nome rovente oppure freddissimo. Situazione in divenire Flip Djordjevic: in uscita dalla Lazio, piace e pure tanto. I suoi agenti hanno legami solidi con Sebastiani e la cosa gioca a favore del Pescara. Ma Nantes e soprattutto Lille si stanno muovendo. Il Lille propone un prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 6 milioni. E a queste cifre il Pescara è out. Mauricio Pinilla: altro elemento graditissimo. Si svincola a giugno e quindi l'Atalanta per il cartellino non chiede la Luna, il problema però è dato dall'alto ingaggio e dalla lunghezza del vincolo contrattuale richiesti. Un tentativo concreto verrà di certo fatto, ma non è detto che sfoci in un matrimonio. Cesare Bovo: per esperienza, leadership e altre motivazioni risponde all'identikit perfetto del difensore che serve. Cairo non sembra propenso a proporgli il rinnovo, ma l'offensiva pescarese non è stata ancora portata. Occhio al Bologna: può inserirsi e sbaragliare la concorrenza. Marco Capuano: ha molti pro (è cresciuto nel vivaio biancazzuro, è mancino, conosce l'ambiente, non chiede chissà quali cifre) e qualche contro (essenzialmente di tenuta fisica dopo qualche stagione travagliata). Non è bollente il suo nome, ma non si potrà scartare sino all'ultimo giorno Alberto Grassi: piace tanto. All'Atalanta non è titolare e il Napoli potrebbe girarlo altrove. Il suo arrivo sarebbe l'ideale in caso di partenza di un big in mediana (Verre?) ma ha tantissimi estimatori. Il Toro è l'ultimo in ordine di tempo, ma non il solo. E' un under e la cosa fa gola a molti non occupando un posto in lista Tamas Kadar: l'ungherese del Lech Poznan ha dalla sua l'economicità dell'operazione tra prezzo del cartellino e esborso per l'ingaggio. Ma non è la prima scelta: il Pescara punta più ad elementi rodati nel campionato nostrano. Potrebbe arrivare solo come contorno, sempre che i ranghi difensivi vengano sfoltiti (Zuparic?). Alessandro Rosina: piace ad Oddo, nonostante la carta d'identità ingiallita. Ha contratto lungo ed oneroso con la Salernitana e Lotito non regala nulla a nessuno Felipe Avenatti: anche lui investimento per il presente e per il futuro, anche lui graditissimo. Ma la Ternana chiede molto, forse troppo. E il classe 1993 potrebbe essere il secondo puntello offensivo, non il primo Bruno Petkovic: vale per lui lo stesso discorso fatto per Avenatti. Contattato già in estate, invano. Kevin Diks: siamo stati i primi a parlare di lui nell'ambito della possibile operazione Zampano con la Viola. E da Firenze ora insistono sulla bontà della pista... Ma di certo arriverebbe Fiamozzi come titolare. O un giocatore più esperto in caso di addio di Zampano. Dicks sarebbe un di più Alberto Gilardino: Non è soddisfatto del suo impiego ad Empoli, club che per motivi di famiglia preferì in estate al Pescara nonostante Oddo personalmente provò a convincerlo. Adesso pare in uscita, ma può arrivare solo se dovesse rescindere. L'Empoli infatti non rinforzerebbe a basso costo una diretta concorrente e il Pescara non avrebbe intenzione di fare offerta monstre per il suo cartellino. Dunque, o risoluzione e arrivo a parametro zero o nulla. Occhio al Pisa: l'amico Gattuso già da un mese lavora nell'ombra ed i due si sono visti due volte a cena. Pisa ha il vantaggio di essere molto vicina a Firenze, dove Gila ha interessi. Ma è pur sempre serie B... Marcel Buchel: il giocatore spinge per lasciare Empoli, dove è considerato una alternativa pura e semplice ai titolari. Per il post Verre piace molto e da più di una sessione è accostato invano al Pescara. L'Empoli in estate lo ha riscattato dalla Juve per 1,2 mln e dunque non lo regala. Questo è il problema Giulio Migliaccio: in uscita dall'Atalanta. Ha le caratteristiche fisiche, tecniche e di esperienza che servono al Pescara. Stagionato ma con ancora un paio di stagione da disputare, chiede un contratto di un anno e mezzo. NOMI FREDDI Gnoukouri e Yao: piacciono, ma non sono assolutamente priorità. Potrebbero arrivare in prestito solo come complementi ad innesti di maggior spessore. Dionisi e Ariaudo: il presidente Sebastiani al Comunale per Frosinone-Ternana puntava oltre che su Avenatti su un pacchetto giallazzurro composto dall’attaccante Federico Dionisi e dal difensore Lorenzo Ariaudo. Sul piatto il Pescara mette come contropartita Pettinari, Bruno e Dario Zuparic. Ma nonostante gli ottimi rapporti tra i vertici, il maxi-affare non dovrebbe concretizzarsi. Ishak Belfodil: nella missione europea di Leone è stato monitorato insieme a due compagni (leggi news apposita). Pista non semplicissima ma da non scartare a priori Mbwana Samatta: punta del Genk, piace. Ma i belgi, che hanno staccato il pass in Europa League, non sembrano disposti a privarsi dell'attaccante nato in Tanzania a gennaio. E anche lui sembra attratto dall'idea di continuare per sei mesi l'avventura già iniziata con profitto. Riccardo Fiamozzi: il ritorno dell'ex può esserci solo in caso di partenza di Zampano. E andrebbero ricuciti i rapporti con Preziosi, deterioratisi prima per l'affare Lapagol e poi per Genoa-Pescara Guglielmo Stendardo: "scartato" da Oddo nell'ultimo giorno del mercato estivo, può tornare d'attualità solo se dovessero sfumare tutte le altre piste per rinforzare la difesa. Alberto Paloschi: l'Atalanta cederà solo uno tra lui e Pinilla. E sull'italiano c'è la Lazio. Economicamente non è alla portata del Pescara Gabigol: pista gelida più che fredda. Nonostante i buoni rapporti con l'Inter.
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