Prima squadra

Sacrificio, attenzione e ardore agonistico: ecco come sta rinascendo Tunjov

La cura Cascione giova all'estone. Ora serve il definitivo salto di qualità

17.04.2024 00:01

A CURA DI MATTEO SBORGIA 

Uno dei grandi meriti di Emmanuel Cascione da quando è approdato sulla panchina del Pescara è stato il rilancio di Georgi Tunjov. Il centrocampista estone biancazzurro con  il nuovo mister  sembra proprio essere rinato.. Eppure l'avvento del 40enne trainer calabrese aveva segnato  l' esclusione per scelta tecnica del giocatore dalla lista dei convocati contro il Pontedera. Punizione? No, semplicemente una mossa da parte del tecnico per cercare di lanciare un segnale chiaro, netto e deciso al suo calciatore: la fiducia va guadagnata, il posto fisso non esiste, chi merita gioca. Un messaggio che Tunjov ha subito recepito, dimostrando un atteggiamento diverso prima in allenamento e poi  di conseguenza in partita. Sacrificio, attenzione e ardore agonistico sono  i segreti di questo cambio di passo da parte della talentuosa mezzala del Delfino. Di fatto un vero e proprio swicht.  Progressi tangibili mostrati e dimostrati nel match casalingo contro l'Entella che poi sono stati confermati nella contesa di Olbia. Anche perchè va detto che sui mezzi tecnici del ragazzo tutti concordano nel definirli notevolissimi, ma è sempre mancata la continuità sia nelle prestazioni che nei momenti della gara. Detto questo, l'ex Spal(che l'estate scorsa ha firmato un triennale con i dannunziani)  sia con Zeman prima e Bucaro poi  è sempre stato un punto fermo  intorno al quale far ruotare la squadra. Il classe 2001  ha dalla sua parte una struttura fisica imponente, doti balistiche non indifferenti e  grande qualità tecnica. Del resto, non si viene convocati per caso stabilmente  nella Nazionale del proprio Paese se prima non si hanno le giuste qualità.  Spesso però  ci si chiede perchè giocatori così talentuosi stiano in C?  La risposta è semplice: anche se si   possiede una tecnica di gran lunga  superiore alla media unita a doti fisiche importanti , spesso ciò che manca sono le prerogative caratteriali e mentali adeguate. In fin dei conti Tunjov eccetto le ultime due apparizioni, non ha mai fatto il salto di qualità adeguato in questo senso. Da uno come lui ci si aspetta sempre tanto, non  troppo perchè il ragazzo ha tutto per fare bene. Ma cosa manca  nello specifico? Semplicemente  più  applicazione, attenzione, costanza  e sacrificio  in entrambe le fasi. Tradotto: nel calcio bisogna offendere ma anche difendere, il pallone va riconquistato con grinta e cattiveria agonistica e i compagni si aiutano di squadra vanno aiutati in qualunque circostanza e soprattutto nell'arco di tutti i 90 minuti senza amnesie e assenze ingiustificate che, parliamoci chiaro, fino a questo momento sono state il vero e proprio elemento distintivo e caratterizzante dell'ex Carrarese (tra le altre).  Se il buon Georgj comprende tutto ciò in maniera definitiva e non continua a fornire prestazioni così altalenanti, ci sarà da divertirsi da qui alla fine. Finora le sue performance non hanno per nulla rispettato le attese, ma il domani è ancora tutto da scrivere.   Diciamo che il futuro è nelle sue mani, ma giorno dopo giorno dovrà costantemente migliorare tutto ciò che sarà possibile. Dunque ci si aspettano solo conferme, però la strada appare in discesa  Del resto 27 presenze, 7 goal e 1 assist(questo il suo score  attuale in riva all'Adriatico) non sono numeri affatto negativi per un centrocampista, a riprova del fatto che si ha tra le mani un diamante prezioso, ma ancora troppo poco costante. Emmanuel Cascione mediante la tecnica del ‘bastone e la carota’ ha evidentemente toccato le corde giuste, responsabilizzando prima di tutto il ragazzo che si è poi messo nelle migliori condizioni di esprimere il proprio potenziale. Ora  la speranza è che si continui sulla stessa lunghezza d'onda, anzi si cerchi di alzare sempre di più l'asticella.  Se un calciatore del genere continua ad acquisire consapevolezza nel mettere a disposizione le proprie qualità per la squadra di certo possiamo affermare che tutto questo può sicuramente giovare al Pescara e di conseguenza a Tunjov stesso. Chissà che anche il numero 17 del Delfino non si candidi a essere, insieme a Merola(che già lo è),  il leader tecnico del Pescara nei playoff che cominceranno il prossimo mese. Il suo switch è stato fatto, ma tutto   è appena(anche se in netto ritardo) cominciato.

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