Prima squadra

Pescara-Pisa 3-1, le pagelle dei biancazzurri

Odgaard strepitoso. Gli è mancato solo il gol

03.04.2021 08:57

3 punti per sfatare il tabù Adriatico e mantenere accesa la fiammella della speranza. Il 3-1 al Pisa è il miglior prologo possibile alla doppia trasferta della prossima settimana, da affrontare in emergenza. Odgaard il migliore, Capone da rivedere

Fiorillo 6,5 Sullo 0-0 è prodigioso e mantiene il Pescara in partita, senza quell'intervento probabilmente staremmo parlando di altro. Per il resto, meno insicuro nelle uscite rispetto al solito

Bellanova 6 Era stanco dopo il mini tour de force con l'Under21, inoltre la linea difensiva a 4 lo costringe ad accompagnare meno spesso l'azione del consueto. Non è sempre preciso, talvolta è pasticcione e confusionario, ma si fa apprezzare soprattutto in fase di contenimento

Sorensen 6 Forse la sua migliore uscita in biancazzurro. Bada al sodo e non all'estetica ed è ciò che serve e che si chiede a quello che una volta si definiva “stopper”. Da rivedere contro avversari che lo sollecitino di più

Scognamiglio 6,5 In avvio si prende un rischio in area di rigore, poi prende in mano la retroguardia e la guida con carisma e esperienza. Non sempre è perfetto, ma va apprezzato il fatto che non si è visto che si trattava di una difesa praticamente inedita e decisa solo alla vigilia per il forfait di Drudi

Masciangelo 6,5 La solita, costante spinta sull'out di sinistra. Sovrapposizioni e cross sono il suo pane quotidiano, non è sempre precisissimo ma va apprezzato anche lo sforzo in fase difensiva. Sarà la prossima plusvalenza del Delfino e in pochi ci avrebbero scommesso

Dessena 6 Il 4-3-3 e la presenza di un'altra mezz'ala di qualità lo costringono a limitare inserimenti e incursioni. Lui fa il suo, lottando e dedicandosi alla fase di interdizione

Busellato 7 Contro il Pisa, ancor più che in altre occasioni, deve essere l'equilibratore. Schermo centrale dedito a filtro e interdizione, non disdegna qualche lancio e di farsi vivo in zona gol. Nel finale chiude i conti con la terza rete stagionale. E' tra i pochissimi dai quali ripartire l'anno prossimo a prescindere dalla categoria

Maistro 6 Deve dare qualità al centrocampo senza dimenticare di fare la fase di non possesso. Si fa apprezzare, senza incantare. Da valutare il problema fisico accusato in corso d'opera perchè rispetto a Machin garantisce più equilibrio (63' Machin 6 Entra a freddo e sembrail solito Machin molle, come da gol divorato per aver calciato senza cattiveria. Poi sicala nel clima della partita e timbra anche il cartellino. In crescita, ma servono conferme)

Galano 6,5 Ha il merito di portare in vantaggio il Pescara, ma le cose migliori le fa in ripiegamento dimostrando uno spirito di sacrificio e una buona applicazione. Ovvero tutto ciò che in precedenza era mancato alla sua stagione. (78' Ceter s.v. Entra nella fase calda, fa il suo. Ma va ancora totalmente recuperato sul piano fisico, poichè ancora sembra lontano dal giocatore di inizio stagione)

Odgaard 7,5 Straripante. Il suo strapotere fisico non è senza qualità tecnica. Regala buone giocate, non solo quella che spiana la strada del gol a Galano, quasi sempre produttive. Fa a sportellate coi difensori, fa respirare la squadra quando deve e più in generale si mette sempre e comunque al servizio della squadra. Non è il finalizzatore del tridente, ma elemento oggi imprescindibile in qualsiasi modulo. Gli manca solo il gol per una prestazione da lode (95' Giannetti s.v.)

Capone 5,5 Meglio di altre volte, soprattutto come spirito di sacrificio, ma ancora lontanissimo da quel giocatore che, secondo nota definizione presidenziale, era considerato “il miglior ‘99 d’Italia”. Deve essere più concreto e cattivo, deve acquistare fiducia. Poteva siglare un gol importante per lui e per la squadra, ma un super Gori gli ha detto di no. (78' Volt s.v. Entra nel momento topico, si vede che è in ritardo di condizione e che non ha benzina nelle gambe, ma è già tanto poterlo avere a disposizione soprattutto adesso che il reparto è in emergenza). 

All. Grassadonia 6,5 L'emergenza in extremis lo costringe a proporre il 4-3-3 e a mettere in mezzo anche un giocatore di qualità. La squadra risponde bene, ma una rondine non fa primavera. Servono conferme e la doppia trasferta lombarda della prossima settimana farà capire se la vittoria con il Pisa può essere la svolta per lottare fino alla fine o se è stato un caso figlio anche di un avversario non troppo sul pezzo nella circostanza

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