
Cantiere apert(issim)o
Giudizio sospeso...
Un lampo di Luca Valzania ha illuminato la notte di San Lorenzo a Pescara. Nel primo impegno ufficiale della stagione, il turno preliminare di Coppa Italia contro il Rimini, il Delfino si è infatti imposto per 1-0 e si è guadagnato così la sfida del Tardini al Parma, in programma domenica alle 18:30, che fungerà da prologo all'Opening Day della serie B di venerdì 22, la partita contro il Cesena da disputarsi nuovamente all'Adriatico. Sono passati poco più di 2 mesi dalla trionfale notte contro la Ternana e il nuovo Pescara è già ben diverso da quello che al termine di una partita thrilling festeggiò il ritorno in cadetteria. La squadra di oggi è ancora un cantiere aperto, ma già si inizia a vedere la mano del nuovo allenatore Vincenzo Vivarini, che sta plasmando il suo undici su un camaleontico 4-3-3 di base che si trasforma in un 3-4-2-1 che ha bisogno ancora di più rinforzi per diventare davvero competitivo. La partita di ieri sera, contro un Rimini in pieno caos (mister Piero Braglia non era in panchina, l'ormai ex ds Luca Nember alla vigilia ha rassegnato le proprie dimissioni dopo esser stato vittima di un'aggressione), di certo non poteva essere troppo indicativa, ma ha comunque confermato le cose positive e quelle negative viste nelle amichevoli. Bene la qualificazione e bene alcuni movimenti dei biancazzurri, ma il giudizio non può che essere sospeso in attesa che sul mercato venga completata la rosa con almeno 5 innesti di spessore e che di fronte ci sia una squadra più attrezzata di quella romagnola per capire il reale valore della banda Vivarini. L'ex Filippo D'Alesio, in panchina con la responsabilità del match, ha impostato la sua formazione su un 5-3-2 tutta corsa e generosità ma con poca qualità, badando più a proteggere il portierino Alessandro Bagli, da poco maggiorenne e al debutto tra i professionisti, che non a costruire, e dunque non era l'avversario più idoneo per testare un gruppo che sulla porta dello spogliatoio ha comunque ancora affisso il cartello “work in progress”. A sorpresa tra i pali ha debuttato il nuovo arrivato Desplanches, mentre sulle corsie esterne è toccato a Valzania a destra e a Cangiano a sinistra il compito di stantuffi per trasformare il modulo a seconda delle due fasi di gioco e al centro alla coppia Dagasso-Graziani distruggere le trame altrui per poi cucire le proprie. Sin dal calcio di inizio è stato chiaro e netto il dominio territoriale dannunziano, che però ha prodotto solo due buone occasioni (Merola e Letizia su calcio di punizione) e poco più. Il Delfino è sempre andato a sbattere contro un Rimini arroccato ma che, a cavallo del 33', ha creato per 3 volte i presupposti per sbloccare, trovando nelle prime due circostanze un super Desplanches ad abbassare la saracinesca. Al 43', però, la testardaggine di Valzania (tap-in su suo stesso tiro ribattuto al termine di inserimento a destra) ha prodotto il vantaggio biancazzurro, con il quale si è chiusa la prima frazione. Dopo l'intervallo, Vivarini ha lanciato Olzer e Sgarbi, il primo da centravanti e il secondo da esterno mancino, per Ferraris e Meazzi (poi Staver ha rilevato l'infortunato Brosco). La ripresa è scivolata via sulla falsariga del primo tempo, con i padroni di casa a fare il match e Desplanches a sbarrare la via del pari ai romagnoli, sempre pericolosi nelle rare sortite offensive. Nel finale Tonin, appena entrato per Merola, ha chiamato alla super prodezza Bagli, poi dagli sviluppi del corner un palo ha salvato il Rimini dalla capitolazione. E' finita così 1-0, al Pescara la qualificazione e al Rimini gli applausi per una prova gagliarda e volitiva. Squadra ben messa in campo e dignitosissima. Il cantiere apertissimo Pescara però va avanti, in attesa che finalmente Vivarini abbia rinforzi e che non sia costretto sempre e solo a sperimentare. Anche perchè il campionato è ormai dietro l'angolo..
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