Prima squadra

Balzano: "Pensiamo solo alla salvezza. Ora non serve fare processi"

Il senatore biancazzurro a Il Centro

05.08.2020 08:24

Antonio Balzano è il primo biancazzurro a parlare dopo il ko di Verona col Chievo. Lo ha fatto in una lunga intervista a Il Centro, dove a 360 gradi ha analizzato il momento. Ecco gli stralci più importanti dell'intervista rilasciata al quotidiano abruzzese:

«Ora non serve fare processi, dobbiamo restare uniti e battere il Perugia. Nessuno immaginava un simile epilogo. All’inizio credevamo di disputare un buon torneo. Non ci siamo mai trovati in una situazione così brutta, né molti di noi né il Pescara, e non è facile gestirla a livello mentale. Dobbiamo salvarci, la B è un patrimonio da difendere e daremo il massimo per conservarla. Le colpe sono di tutti, invece di sforzarci a individuare il possibile capro espiatorio, dobbiamo unirci ancora di più e combattere. Purtroppo non potrò giocare, speravo di resistere, volevo aiutare la squadra in una fase delicata, ma il muscolo ha ceduto. Questione Trapani? Esistono le regole e devono essere rispettate. Se si infrangono, penso sia giusto pagare le conseguenze subendo penalizzazioni, altrimenti tutti si sentirebbero legittimati a violarle. Con il Chievo avevamo gestito bene il primo tempo rischiando poco o nulla. I risultati degli altri campi erano confortanti e forse inconsciamente ci hanno condizionato. Nella ripresa ci siamo schiacciati troppo, magari è subentrata un po’ d’ansia e non doveva succedere. Mentalmente siamo andati in sofferenza, poi una distrazione è stata fatale. Quest’anno è capitato varie volte di subire gol a causa di disattenzioni, ma, ripeto, ora i processi sono inutili».

Adesso, sentenza Coni permettendo, ci sono 180 minuti per salvare la stagione e la categoria: «È normale che sia un po’ di timore, però faremo di tutto per liberare la testa e affrontare al meglio le due partite. Durante il torneo abbiamo avuto tante difficoltà, però raramente gli avversari ci hanno messo sotto. Cosa dire alla squadra? Di prepararsi a disputare una sfida che equivale a una finale dei campionati del mondo. Dopo il ko con il Chievo non ho dormito per due notti e lo stesso è accaduto ai miei compagni. Nessuno voleva trovarsi in questa situazione, per fortuna abbiamo la possibilità di rialzarci. Il Perugia? Come il Pescara, sembrava avesse un organico costruito per fare un altro tipo di campionato. Sta subendo contestazioni ed è in difficoltà, ma dobbiamo concentrarci solo sui noi stessi e sputare sangue in campo. Sottil? Sotto l’aspetto motivazionale è stato impeccabile, quello che sto dicendo lo ha detto anche lui prima di me, ma in campo purtroppo è andata male. Il problema è nella testa, dobbiamo ritrovare solo un pizzico di serenità. Ci vogliono gli attributi per uscire da questa situazione, ci stiamo giocando qualcosa di prezioso e non si può fallire l’obiettivo. Sarà una sfida ad armi pari, chi ha più fame si salverà. Un messaggio ai tifosi? Li capisco, soffriamo con loro. Trovarci ai play out è una pugno nello stomaco, però non è finita. Lotteremo fino all’ultima goccia di sudore per battere il Perugia».

 

 

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