Prima squadra

I jolly di mister Baldini

4 inaspettati moschettieri per abbattere le Fere in due round

02.06.2025 08:18

Mister Silvio Baldini ha più jolly da giocarsi. E li utilizzerà, perchè è consapevole che la sfida alla Ternana che vale la realizzazione del sogno serie B si gioca sui 180 minuti e che le risorse dalla panchina potrebbero essere determinanti per l'esito finale del doppio confronto, come lo sono state nel cammino post season finora completato. Dall'alto della sua grande esperienza e forte di aver già vinto una maratona playoff a Palermo, proprio nella sua ultima partecipazione, il 66enne tecnico di Massa ha utilizzato l'ultimo scampolo di campionato per portare in forma più uomini possibili e la mossa ha già dato i suoi frutti, perchè dal suo mazzo biancazzurro è riuscito a tirare fuori più jolly in grado di sparigliare le carte degli avversari. E presumibilmente sarà così anche nella doppia sfida con Fabio Liverani, perchè a gara in corsa o dall'inizio si giocherà al tavolo dei due match alcune mosse a sorpresa. Due le carte che hanno portato più soddisfazioni finora, Lorenzo Meazzi e Riccardo Tonin. Il primo, analogamente ad Andrea Ferraris, è una scommessa vinta proprio da Baldini, che a gennaio, quando il giocatore aveva già la valigia pronta (in particolare stava per decollare lo scambio con Frigerio del Lecco), ha voluto tenere in riva all'Adriatico un elemento che fino ad allora non era riuscito ad imporsi. La sua duttilità, che in un calcio di specialisti doveva essere la sua arma migliore, era diventata paradossalmente un limite: sapeva fare benino tante cose, nessuna però al meglio. Ora che invece è sorretto da una grandissima condizione fisica e da tanta fiducia, è l'uomo in più del Pescara, sia se schierato da interno sia se impiegato da ala, e i 3 gol (uno ogni 144' giocati) e i 2 assist messi a referto nelle 7 gare playoff (per 433' complessivamente collezionati) ne sono la più fulgida testimonianza. E che dire di Tonin, a lungo ritenuto un oggetto misterioso? In regular season appena 2 reti, una su rigore e l'ultima datata addirittura 21 novembre, poi ai playoff l'esplosione con 4 gol, dei quali ben 3 decisivi alla fine dei conti, in sole 5 partite e in appena 174 minuti in campo. Anche con la Ternana sarà utilizzato da Baldini come lo “spaccapartite”, l'elemento da lanciare preferibilmente quando l'avversario è stanco e si aprono spazi interessanti che l'ex Juve Stabia può sfruttare grazie alle sue qualità tecniche in velocità. Ma ci sono altre due carte fondamentali per Baldini e riguardano due dei senatori del gruppo. Sono Gaetano Letizia ed Edoardo Lancini, gli altri grandissimi protagonisti della doppia semifinale con il Cerignola. Il primo, ormai prossimo ai 35 anni, inventato causa emergenza centrale difensivo ha sfoderato due prestazioni che ai più, fatte le debite proporzioni, hanno ricordato Fabio Cannavaro per senso della posizione e dell'anticipo. Con il Pallone d'Oro 2006 condivide le origini partenopee e la capacità di lettura delle situazioni di gioco e a lui si deve l'eurogol del Benelli di Pesaro che è stato il vero sliding doors del Secondo Turno Nazionale playoff del Delfino. Il secondo è il pretoriano di Baldini, con il quale a Palermo è salito in B via spareggi. Sa come si vince e fa della concretezza e della affidabilità le sue caratteristiche più importanti. E con questi quattro inaspettati moschettieri, Silvio Baldini va al duello con il collega Liverani consapevole di non dover contare solo sugli uomini copertina (ad esempio Plizzari, Merola e Dagasso) ma anche su altri calciatori pronti a dare tutto per vincere.

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