Prima squadra

Zauri: "Ho grande rispetto per il Pescara e per i tifosi. E vi dico..."

“Borrelli può fare un grande percorso”

09.05.2020 00:22

E' tornato a parlare, anche e soprattutto del Pescara, Luciano Zauri e lo ha fatto in diretta Instagram ai microfoni di CalciomercatoReport in un colloquio con il direttore del portale Attilio Malena. Ecco le parole dell'ex biancazzurro sul Delfinio:

Sul passaggio da giocatore ad allenatore: “Si fa fatica a spiegare ad un giocatore che deve smettere. Un calciatore smette o per gli infortuni o perché glielo fanno capire. Io ero uno di quelli che non aveva capito. L’ultimo anno feci 30 partite, mi sentivo bene, ebbi pochi infortuni. Giocavo da difensore a 3, quindi non avevo tanto dispendio fisico. Il Pescara però volle cambiare: mi trovai fuori dal discorso tecnico e avrei dovuto cercare squadra. A quel punto potevo rientrare a Roma ed aspettare l’ultimo giorno di mercato oppure allenare la Berretti a Pescara e ho scelto quest’ultima soluzione. Fu una decisione presa dopo aver parlato con mia moglie. Restai a Pescara, mi trattarono come se fossi a casa da sempre. Iniziai lì il percorso e poi a inizio anno mi sono ritrovato ad allenare grandi”.

Sul ritorno al Pescara“L’anno scorso ho allenato la Primavera del Pescara ed è andata benissimo. La società mi ha dato l’opportunità di guidare la prima squadra, che ho colto a l volo. È come diventare papà da giovane: non sai se sei capace, ma arriva il bambino e devi accettare. Avevo entusiasmo, grande voglia di fare. Avevo esperienza maturata sui campi, essere dall’altra parte non è semplice, ma devo rifarmi al mio percorso: un allenatore al primo anno si rifa a quello che ha vissuto. Bisogna concedere eventuali errori altrimenti è impossibile fare esperienza. A Pescara ho provato a far giocare i giovani e a centrare i play-off, ero a -1 con mille difficoltà. Ho lottato fino alla fine con le mie armi, quando non c’erano più le condizioni ho fatto un passo indietro. Ho grande rispetto per il Pescara e per i tifosi”.

Su Borrelli“Gennaro ha dalla sua l’atteggiamento, che è fondamentale. Per arrivare a grandi livelli bisogna avere qualità tecniche o fisiche, ma la differenza la fa il voler arrivare e continuare il percorso. È un giocatore grezzo, deve migliorare gli appoggi, però ha voglia, passano gli anni ma le sue caratteristiche sono sempre importanti, è forte di testa, molto alto. Sta a lui voler migliorare. I primi Toni e Vieri facevano fatica, poi con l’atteggiamento hanno sopperito e hanno fatto un grande percorso. Lui è un bravo ragazzo e può fare anch’egli un buon percorso”

Sulla ripresa: “Non ci sono le condizioni. Non c’è ancora il rischio zero. Ci sono altri problemi, bisogna dare priorità ad altri mestieri, ad altre cose. Al momento è più importante riuscire a fare la spesa che alzare una coppa. Bisogna avere pazienza se si vuole ritrovare lo stesso calcio. Se si ha troppa fretta si rischia di trovare tanti problemi. Ci vuole pazienza ed aspettare che le persone tornino ad avere una vita normale per far sì che il calcio torni una valvola di sfogo, come spesso succede”.

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