Prima squadra

Il Pescara dura un tempo poi si arrende: Spezia corsaro 2-1

Machin illude il Delfino, poi nella ripresa il black-out. Proteste per il 2-2 annullato a Brunori

19.10.2019 09:31

A CURA DI ANDREA SACCHINI -

Black-out di 2 minuti fatale per il Pescara che dopo un buon primo tempo per attenzione e concentrazione, nella ripresa subisce la rimonta dello Spezia e cede in casa 2-1. Vantaggio illusorio di Machin, poi il nulla nella ripresa al cospetto di un undici ospite, reduce da un punto nelle ultime 6 gare, apparso tutt'altro che irresistibile. Tornano i fantasmi per l'undici di Zauri, incapace di dare continuità di prestazioni e risultati, ma che recrimina per il 2-2 di Brunori annullato per presunto fallo di mani. 

A caccia della svolta e soprattutto della continuità dopo il successo di Ascoli, Zauri conferma il 3-5-2 che tanto bene ha fatto al Del Duca soprattutto in fase di non possesso del pallone: Drudi, Campagnaro e Scognamiglio a protezione della porta di Kastrati che sostituisce l'infortunato Fiorillo. A centrocampo Busellato, Memushaj e Machin nel mezzo con Zappa (preferito al febbricitante Ciofani, ndr) e Masciangelo a presidio delle corsie esterne. In avanti Galano trequartista alle spalle di Brunori punta centrale. 

Nello Spezia 4-3-3 d'assalto con mister Italiano che affida il compito di infastidire la retroguardia biancazzurra al tridente composto da Gyasi, Bidaoui e Federico Ricci. In campo, in mediana, anche l'altro Ricci, Matteo. 

Buon avvio di carattere e determinazione del Delfino, che arriva alla prima conclusione già al primo giro di orologio con Machin, che da posizione decentrata non inquadra lo specchio della porta. Pescara meglio in fase di palleggio ma dall'altra parte è lo Spezia a creare i maggiori pericoli con la velocità dei 3 davanti e la volontà di opporsi con qualità e idee al maggior possesso palla dei padroni di casa. All'8' Matteo Ricci dalla distanza sfiora il bersaglio grosso dopo una bella azione in ripartenza. 

Al 23' come un lampo improvviso, ecco il vantaggio dei biancazzurri. Machin riceve palla dai 25 metri, non viene ostacolato da nessuno e ha tutto il tempo da fuori per centrare l'angolino basso dove Scuffet non può nulla. Dopo il vantaggio prende coraggio il Pescara, con lo Spezia incapace di reagire al gol a freddo dell'ex centrocampista del Parma. Al 26' gran confusione in area ligure dopo una uscita errata di Scuffet ma nessun biancazzurro ha il sangue freddo e la rapidità di spingere il pallone in rete. Al 40' la più ghiotta chance del primo tempo per andare sul 2-0 capita sui piedi di Busellato, che all'altezza dell'area piccola di prima calcia alle stelle un assist d'oro di Masciangelo. 

Nessun cambio nella ripresa, con il pallino del gioco sempre nelle mani dei padroni di casa con lo Spezia contratto e poco incisivo. Prime sostituzioni per cambiare l'inerzia del match: nello Spezia dentro Gudjohnsen per Gyasi, nel Pescara fuori Busellato per Ingelsson. Taccuino povero di emozioni e spunti ma col passare dei minuti è lo Spezia a trovare maggiore coraggio e iniziativa, con un Pescara timido e poco voglioso di chiudere la contesa. 

Sembra tutto sotto controllo per Campagnaro e compagni, poi come successo nei primi 45 di gioco è una fiammata improvvisa a cambiare nuovamente la storia della partita. Serie di orrori difensivi dei giocatori del Delfino e in piena area Bartolomei di prima intenzione fa secco Kastrati e pareggia i conti. Il Pescara stacca la spina e 120 secondi dopo lo Spezia trova addirittura il punto del sorpasso con il neo-entrato Gudjohnsen, che sugli sviluppi di un corner approfitta della marcatura morbida di Ingelsson e di testa insacca. 

La difesa fa acqua da tutte le parti e in contropiede al minuto 31 Gudjhonsen sfiora il 3-1: conclusione quasi a botta sicura e decisivo intervento alla disperata in scivolata di Campagnaro. Zauri si gioca le ultime carte con gli ingressi di Borrelli e Palmiero per Memushaj e Campagnaro nel disperato tentativo di ritrovare l'episodio fortunato.

Al 34' il 2-2 del Delfino viene annullato dall'arbitro Massimi per un presunto fallo di mani nel tap-in vincente di Brunori. Grandi proteste dei biancazzurri ma inamovibile il fischietto di Termoli, con le immagini tv che non chiariscono al 100% l'accaduto. 

Al 37' ancora Brunori protagonista con una conclusione in area da posizione decentrata che viene respinta con qualche difficoltà da Scuffet. 

  

PESCARA-SPEZIA 1-2 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: 23'pt Machin (P); 24'st Bartolomei (S); 26'st Gudjohnsen (S).

PESCARA (3-5-1-1): Kastrati; Drudi, Campagnaro (33'st Borrelli), Scognamiglio; Zappa, Busellato (15'st Ingelsson), Memushaj (32'st Palmiero), Machin, Masciangelo; Galano; Brunori. A disposizione: Farelli, Sorrentino, Ciofani, Del Grosso, Bettella, Vitturini, Bruno, Cisco, Maniero, Di Grazia. Allenatore: Zauri.

SPEZIA (4-3-3): Scuffet; Vignali, Terzi, Capradossi, Ramos; Mora, Matteo Ricci, Bartolomei; Federico Ricci (40'st Erlic), Gyasi (16'st Gudjohnsen), Bidaoui (32'st Burgzorg). A disposizione: Krapikas, Desjardinis, Ferrer, Maggiore, Benedetti, Mastinu, Ragusa. Allenatore: Italiano.

ARBITRO: Luca Massimi di Termoli (Cipressa-Berti).

NOTE: Presenti sugli spalti circa 6mila spettatori con rappresentanza ospite. Ammoniti: Vignali, Drudi, Memushaj, Mora, Brunori, Machin. Espulsi: nessuno. Recupero: 1'pt; 5'st.

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