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Gazzetta: "Al lavoro per far ripartire il calcio. Il via in tre fasi". Ecco quali

Prima la Serie A, poi B e C

15.04.2020 18:24

L'intenzione del mondo del pallone è quella di portare a termine la stagione. Almeno ai livelli professionistici. Gli ultimi aggiornamenti arrivano dalla versione online della Gazzetta che parla di "ripartenza a tre fasi". La ripresa degli allenamenti probabilmente il 4 maggio, alla scadenza del dpcm attualmente in vigore sul divieto di ogni attività. 

Gazzetta spiega che: "Nell’attesa riunione di stamattina non ci sono state frenate ma per la definizione finale del protocollo bisognerà aspettare la prossima settimana.

SI VA AVANTI 

Con i membri della commissione medica e i dirigenti della FIGC c’erano anche i super esperti che stanno aiutando a immaginare un percorso che garantisca la sicurezza di tutti, dai calciatori ai fisioterapisti, dai medici ai magazzinieri. Perché è scontato che l’operazione “ritiro permanente” su cui si lavora dovrà coinvolgere tutto il “gruppo squadra”. È il tema chiave del lavoro di medici e scienziati perché in questo momento anche effettuare controlli periodici non garantirebbe “patenti di immunità” su cui la comunità scientifica è a dir poco scettica.

STEP RIPARTENZA

Nel comunicato finale si mettono ulteriormente a fuoco gli step dei controlli prima della ripartenza: “ Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa Figc che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C”. Una differenziazione scontata vista la complessità della ripartenza.

GRAVINA   

Il presidente federale Gabriele Gravina conferma la sua posizione: “Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.

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