Prima squadra

La pista australiana resta la più accreditata

Cessione societò, Sebastiani ci lavora ma il closing tarda

30.12.2022 00:01

Il presidente Daniele Sebastiani da mesi e mesi continua a sostenere che sia al lavoro quotidiano per rinforzare o cedere la società. Ma il closing tarda e da un anno la situazione resta immutata, tra fughe di notizie mai confermate dal diretto interessato e qualche boutade. Identità dei possibili nuovi investitori del Pescara e cifre dell'operazione non sono note, già una anomalia in un calcio dove oggi si sa tutto. Eppure qualcosa si sta muovendo e, a quanto ci risulta, è quella australiana (non quelle americane e quella italiana, uscite la scorsa estate) la pista più accreditata per prelevare il 30% del pacchetto azionario del gruppo facente capo al presidente Sebastiani per poi in un biennio subentrare totalmente all'attuale management al verificarsi di determinate condizioni, con Sebastiani all'inizio almeno ancora nell'organigramma per gestire il lungo periodo di “passaggio”. Gli australiani in questione sarebbero vicini al Pelligra Group e sarebbero interessati al discorso stadio, con l'Adriatico da restaurare/ammodernare perchè un impianto nuovo non sembra essere più all'ordine del giorno. E sembra essere proprio  questo il motivo principale del ritardo al closing, sempre che le nostre fonti, che abbiamo provato a verificare senza troppo appurare al momento, siano buone: l'impianto è comunale e non di proprietà, dunque ci sono anche i tempi della burocrazia a rallentare il tutto. In città da mesi si parla di operazione già positivamente chiusa, ma anche su queste voci incontrollate ad oggi non abbiamo conferme. E non capiremmo nemmeno il motivo di tardare l'annuncio se davvero tutto fosse stato già messo nero su bianco.

Intanto nei giorni scorsi il presidente Daniele Sebastiani è tornato a parlare della vicenda società a Rete8 ai microfoni di Enrico Giancarli nella trasmissione “A Cena con”. Ecco lesue parole: «Vi posso dire che avevo fatto tutto con Ross Pelligra. Era venuto in città (prima dell’estate, ndc), avevamo trovato la quadra su tutto e aveva incontrato il sindaco Masci per lo stadio. Poi però, avendo origini siciliane, si sono aperte altre porte per lui e ha scelto Catania. Intanto io continuo a lavorare, la mia volontà è sempre quella di lasciare a nuovi proprietari e andare via. Ma al momento tutti mi hanno fatto intendere che per i primi anni dovrò essere al loro fianco…».

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