Prima squadra

Condizione atletica, personalità e Silvio Baldini: così il Pescara è a un passo dalla Final Four

Per superare il turno la Vis deve vincere con tre gol di scarto al 90′

20.05.2025 08:17

La strada per la semifinale adesso è totalmente in discesa. Salvo clamorosissimi ribaltoni, assai difficili da preventivare, il Pescara ha già più di un piede e mezzo nella Final Four dei playoff di C e attende solo di conoscere il suo prossimo avversario nel penultimo atto della competizione, che scaturirà dalla sfida tra Cerignola e Atalanta Under 23 (0-0 all'andata al Gewiss Stadium di Bergamo), in scena domani sera alle ore 20 in contemporanea con il return match con la Vis Pesaro. Il 2-4 del Benelli e lo status biancazzurro di testa di serie, impongono alla banda Stellone di vincere all'Adriatico con almeno 3 gol di scarto (a parità di reti fatte nel doppio confronto passerebbe infatti il Delfino) e l'impresa da realizzare è dunque a dir poco titanica. Al di là di prudenza e scaramanzia, Silvio Baldini e i suoi ragazzi hanno più che indirizzato l'inerzia della serie in gara 1, passando da un 2-0 maturato nei primi 15 minuti al 2-4 finale, con le reti di Letizia e Bentivegna arrivate in pieno recupero a regalare vittoria da urlo e seria ipoteca della qualificazione. Sarebbe stato già molto riuscire a raddrizzare una partita nata malissimo, portarla a casa addirittura con due gol di differenza è una sorta di capolavoro. Il grande merito del Delfino è stato quello di non disunirsi e di non sbandare totalmente dopo i due ceffoni ricevuti in pieno muso nel volgere di soli 3 giri di lancette, di tenere duro nel momento di massima difficoltà quando la Vis è andata ad un passo dal 3-0 (provvidenziale un salvataggio di Moruzzi a tenere a galla la squadra) e di accorciare con Meazzi, vera arma in più di questo finale di stagione, prima dell'intervallo. La novità della sfida del Benelli è stata la personalità del gruppo. Dato il passato, anche recente (vedi Sestri), ci si poteva aspettare un Pescara in bambola e in apnea per tutto il match. E invece no. Il pari di Ferraris a inizio ripresa (11 gol totali e sole 13 partite da titolare) ha rimesso le cose a posto, prima dell'uno-due decisivo quando ormai stavano scorrendo i titoli di coda del match e si stava già pensando che per andare avanti al ritorno sarebbe bastato un pari con quella che si stava confermando una bestia nera. La punizione inflitta ai rossiniani, in realtà, è stata ben più severa di quanto il campo non abbia detto, perchè nei primi 30 minuti, pur dovendo fronteggiare a numerose e pesanti assenze (su tutte quelle degli squalificati Okoro, Pucciarelli e Paganini), i padroni di casa erano riusciti a sfruttare le proprie qualità e a punire gli avversari sfruttandone i punti deboli. Schierati con un 4-4-1-1 aggressivo e fisico, agevolandosi dei non perfetti (eufemismo) tempi del pressing alto dei biancazzurri e di una difesa costantemente alta ma che non si muoveva in sincronia, Cannavò e compagni stavano ribaltando tutti i pronostici della vigilia. Poi, quando condizione fisica, intensità e fisicità della Vis sono calate, sono contemporaneamente emerse la freschezza atletica e, soprattutto, la maggiore qualità del Pescara. Il resto lo ha fatto mister Silvio Baldini, la cui mano si è vista ancora una volta e in modo netto ed inequivocabile nella lettura del match e nei cambi effettuati all'intervallo e poi nel finale. Il vero valore aggiunto di questa squadra è proprio il suo condottiero. E l'eclatante vittoria di Pesaro può anche consentire domani sera di fare scelte di formazione diverse e ragionate, dando riposo a chi ha speso di più e mettendo in ritmo coloro che finora sono stati utilizzati di meno ma che, giocando ogni 3 giorni, possono diventare risorse preziosissime.

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