Prima squadra

Cessione società, tra smentite e trattative avanzate

Cosa bolle in pentola?

29.10.2020 00:44

Il passaggio di mano del Pescara Calcio ad oggi non si è concretizzato, ma mai come adesso l'ipotesi è fondata riseptto alle tante voci circolate negli anni scorsi. Non si è ancora alla fase del closing, che potrebbe comunque arrivare non troppo in là nel tempo, ma in quella più delicata della trattativa. C'è chi parla di preaccordo non vincolante già siglato, chi di distanza ancora tra domanda e offerta e chi di studio dei conti con la due diligence: dalla parte venditrice arrivano solo smentite sui nomi e mezze ammissioni sull'esistenza di piste reali, nulla di più. D'altro canto la massima riservatezza è alla base della trattativa, ogni fuga di notizia può nuocere. Ciro Venerato ha parlato di due distinti gruppi interessati, di cui uno facente capo ad un imprenditore ligure, noi abbiamo qualche riscontro recente su un gruppo milanese mentre Tv6 ha fatto esplicitamente il nome del Gruppo Azimut, con Ariedo Braida come "intermediario e soggetto che con molta probabilità avrà un ruolo operativo centrale sul fronte tecnico all’interno del Pescara, qualora la trattativa vada a buon fine". Quest'ultima ipotesi è stata smentita a Rete8 dallo stesso Sebastiani, esattamente come in precedenza aveva smentito il nome di Pessina (sul quale noi non avevamo scritto nulla, non avendo mai avuto riscontri in tal senso). E c'è anche chi parla di un Fondo di investimento e di un gruppo marsicano interessati ad acquisire l'80% del pacchetto azionario. 

Di certo, qualcosa di importante bolle in pentola. E non da oggi. Da mesi si rincorrono voci e smentite, indiscrezioni e ipotesi che Il Centro ieri in edicola ha ben riassunto così: "Nonostante le smentite, negli ultimi mesi al Delfino si sono interessati diversi gruppi imprenditoriali e fondi d’investimento. Nelle ultime settimane, poi, i tanti contatti si sono trasformati in incontri e visione dei bilanci del Pescara. In estate, esattamente ad agosto, ci sono stati due pool imprenditoriali davvero interessati al club. Il primo era quello rappresentato da Filippo Fusco, ex ds di Verona e Bologna, che alle spalle avrebbe un fondo d’investimento spagnolo e un altro partner italiano che opera nel nord Italia, ma di origine meridionale. Qualche giorno prima dell’ingaggio di Massimo Oddo, poi, c’era stato una trattativa lampo, e conseguente e clamoroso dietrofront, con una cordata milanese presentata a Daniele Sebastiani da un noto agente di calciatori.
L’operazione prevedeva la cessione dell’80% del club per 7-8 milioni di euro, 4 da versare alla firma e 3 pagabili in due anni, più la situazione debitoria. Con questa nuova proprietà sarebbe arrivato anche un nuovo direttore sportivo, individuato in Ciro Polito, ex portiere del Pescara, nella scorsa stagione ds della Juve Stabia. Anche questa trattativa è rimasta congelata, ma nelle ultime ore sono circolate nuove voci
"

 

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