Prima squadra

Mauro Esposito si racconta

Da Il Messaggero

04.07.2025 00:01

TRATTO DA IL MESSAGGERO ED ABRUZZO (articolo Tontodonati) 

Napoletano di nascita, pescarese d’adozione. Lo scorso 13 giugno Mauro Esposito ha compiuto 46 anni, di cui quasi la metà trascorsi in riva all’Adriatico. Per giocare a calcio ha girato l’Italia lasciando Nola da ragazzino per trasferirsi a Pescara. Poi Udine, Cagliari, Roma e Verona, Grosseto e di nuovo Roma, prima del ritorno in Abruzzo.  Quando ha chiuso la carriera da calciatore è entrato nello staff tecnico delle giovanili biancazzurro e da ben 12 anni lavora alle dipendenze del club che lo ha lanciato. “Sono stato collaboratore della Primavera, ma sentivo che quella non era la mia strada. Volevo allenare i più piccoli e il presidente Sebastiani mi ha accontentato. Così, ormai da anni guido l’Under 13 o l’Under 14”. A marzo 2024 Esposito ha inaugurato la Esport Academy (affiliata al Delfino) e in questo periodo è impegnato nello svolgimento di camp per talenti in erba. “Niente tattica, solo tecnica” è lo slogan delle attività che puntano a migliorare le capacità tecniche individuali dei giovani calciatori. “Ho deciso di aprire un’academy per lavorare esclusivamente sulla tecnica. Da tempo nei vivai si punta soprattutto sulla fisicità, per fortuna nel Pescara la tecnica è ancora un aspetto fondamentale.  È vero che il calcio è cambiato, ora il gioco ha un’intensità maggiore rispetto al passato, ma se non curiamo la qualità dei singoli poi non dobbiamo lamentarci se tecnicamente i nostri giocatori non sono all’altezza”. A giugno dell’anno scorso il primo campo, da settembre a maggio allenamenti aggiuntivi per migliorare la tecnica e ora altri tre camp (Montesilvano con 82 iscritti, Vieste con 53 e, dal 7 al 12 luglio, a Porto San Paolo, in Sardegna, con 40 partecipanti). “Conosco tanti ex calciatori e li ho voluto coinvolgere. Sono venuti a trovarci Vincenzo Iaquinta, Totò Di Natale, Daniele Conti, Alessandro Del Grosso, Rolando Bianchi e David Di Michele, in Sardegna ci saranno Gianfranco Zola e David Suazo. Grazie al loro vissuto da professionisti, possono avere un impatto enorme ed essere utili per la crescita dei ragazzi, accanto ai nostri preparatissimi collaboratori che rendono entusiasmante l’esperienza dei camp. Siamo partiti con 10 ragazzi, ora ne abbiamo 120 e siamo orgogliosi”. L’ex centravanti del Cagliari ha festeggiato il ritorno in B dei biancazzurri. “La promozione è il giusto premio per la società che da anni svolge un ottimo lavoro. L’artefice principale è Baldini che ha trasferito alla squadra la mentalità vincente e non ha mai mollato nei momenti difficili, i ragazzi sono stati bravi a seguirlo dall’inizio alla fine”. Dopo l’addio di Baldini la dirigenza ha puntato su Vincenzo Vivarini. “Ottima scelta, le sue squadre hanno sempre espresso un bel calcio e ai pescaresi piacciono gli allenatori propositivi. Ero allo stadio nella finale con la Ternana, rivedere l’Adriatico pieno mi ha fatto venire i brividi”. Esposito conosce alla perfezione l’ambiente pescarese, aveva da poco compiuti 12 anni quando lasciò la Campania per entrare nel settore giovanile biancazzurro. Arrivò grazie all’intuizione di Pierpaolo Marino, ex ds del Delfino. Dopo la trafila fece il saltò di qualità in prima squadra, in B nel 1998-99, con Gigi De Canio in panchina (12 gol e promozione in A sfumata all’ultima giornata). A fine torneo passò all’Udinese per 7 miliardi delle vecchie lire (circa 3.5 milioni di euro), due anni dopo tornò al Pescara in prestito per sei mesi e poi diventò una colonna del Cagliari. In totale 191 gare e 55 gol in B, 134 partite e 23 reti in A per l’ex attaccante che ha vestito anche le maglie di Roma, Chievo e Grosseto collezionando 6 presenze in Nazionale.

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