Prima squadra

Scherzi e favori del calendario

Il Delfino proiettato al futuro

22.09.2025 00:01

Altro giro, altra corsa e altra big affrontata, di nuovo in casa per il Pescara, che ha ricevuto all'Adriatico l'Empoli, un'altra corazzata annunciata del torneo cadetto. La squadra di mister Pagliuca, come il Venezia una settimana prima, è una delle retrocesse dalla A e punta al ritorno immediato nella massima serie. Per i biancazzurri di Vivarini è stata la terza uscita interna in quattro gare (che poi diventeranno 4 nelle prime 6 giornate), ma a fare da contraltare a questo “favore” del calendario iniziale c'è lo spessore degli avversari di scena nell'impianto di via Pepe, ovvero Cesena, Venezia e appunto Empoli che sono tra le formazioni più accreditate alla promozione diretta. Ma al cospetto delle due neo retrocesse sono arrivati 4 punti, con la prima vittoria dell'anno al termine di un dominio legittimato da un 4-0 che va addirittura stretto alla banda Vivarini. Le altre due del lotto delle favorite, ovvero Palermo e Monza, saranno affrontate di fila ad inizio novembre (i rosanero alla Favorita, i brianzoli nello stadio amico) dopo ben 5 scontri diretti consecutivi (Sudtirol, Sampdoria, Carrarese, quando l'Adriatico potrebbe tornare alla capienza totale dopo le limitazioni imposte per motivi di sicurezza, Entella e Avellino), il che significa che dopo la sfida all'ex Caprari e compagni il Delfino avrà un finale di girone contro squadre sulla carta alla portata, eccetto forse lo Spezia di D'Angelo e Lapadula (finalista perdente degli ultimi playoff) che pure è partito con il freno a mano tirato (2 punti nelle prime 4 gare). E forse è un bene, perchè in partite dove i punti varranno doppio, affrontando avversari di pari livello e con lo stesso obiettivo, in linea teorica sarà finito il lungo rodaggio biancazzurro e la squadra avrà un migliore stato di forma fisica e avrà finalmente trovato la sua definitiva veste tattica. Al momento, con i nuovi che devono ancora lavorare per raggiungere il livello atletico dei compagni che sono partiti in ritiro e con un modulo base che deve essere ancora consolidato, mister Vivarini deve fare di necessità virtù. Ma se questo è l'inizio, si può ben sperare nella salvezza. Qualcuno (vedi il presidente) dice di non mettere obiettivi certi, ma è meglio mantenere i piedi ben saldi per terra per continuare a correre e non fermarsi…

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