Prima squadra

Alberto Colombo story

L'uomo arrivato in treno, come un pendolare qualsiasi, ha conquistato Pescara

09.11.2022 00:01

Il mondo di mister Alberto Colombo è fatto di piccole ma importanti cose. L'antidivo del pallone, ha già conquistato Pescara con le sue sole armi in suo possesso: serietà, dedizione e cultura del lavoro. Certo, i risultati aiutano, ma una persona come lui è destinata a fare breccia nei cuori di chiunque, anche di una piazza difficile ed esigente come quella biancazzurra che ha osannato e amato personaggi prima che allenatori asai particolari, come Oddo, Galeone e Zeman (non in questo ordine, nè di amore nè di cronologia). Tra i suoi predecessori, fatte le debite ed opportune differenzazioni anche tattiche, Colombo ricorda Pillon, anche lui uomo pragmatico e gran lavoratore.

Nei giorni scorsi il quotidiano Il Centro ha dedicato un pezzo interessante sulla storia di mister Alberto Colombo che ora vi riproponiamo nelle sue parti salienti. Buona lettura!

"Dal 27 luglio, giorno della fine del ritiro, Alberto Colombo non tornava nel suo paese d’origine, Cesana Brianza, poco meno di tremila anime, dove ad attenderlo c’erano la moglie Arianna e figli Giorgia e Gioele- (…) Colombo è così, vive di calcio 24 ore su 24 (…)
Lo scetticismo svanito. A Pescara Colombo si è ambientato subito e in poco tempo ha scacciato la diffidenza con cui era stato accolto. Sull’argomento è intervenuto lui stesso al termine del match con il Cerignola, dopo il saluto alla curva nord che lo aveva osannato. «Sono arrivato a Pescara tra lo scetticismo generale e aver guadagnato la stima dei tifosi in poco tempo mi rende orgoglioso», le parole di Colombo che poi ha aggiunto. «Tuttavia, noi viviamo di risultati e non possiamo accontentarci, nel calcio bastano 3 gare per cambiare il giudizio, soprattutto sugli allenatori».
Intanto, il 48enne ha dato una precisa identità alla squadra e risvegliato l’entusiasmo in città. Quando può si rilassa passeggiando in centro, corso Umberto e il lungomare i suoi luoghi preferiti. Ovviamente, ha assaggiato gli arrosticini e ne è diventato un amante, invece tra i primi piatti adora le lasagne, i pizzoccheri e il riso con persico, il pesce d’acqua dolce molto apprezzato nella sua zona (a pochi chilometri da Cesana c’è il lago di Pusiano, tra le province di Lecco e Como).
La lunga gavetta. Prima in campo, poi in panchina, nessuno gli ha mai regalato nulla. Da bambino giocava a calcio all’oratorio e a dieci anni è entrato nelle giovanili del Como. Maria, la madre, lo accompagnava agli allenamenti e papà Mario, autotrasportatore, lo andava a riprendere con il camion dopo aver terminato i giri di lavoro. Con dedizione e sacrificio è diventato un buon centrocampista (69 presenze in B e oltre 200 in C) e ha vinto tre campionati (uno di C2 e due di C1) rispettivamente a Como, Lecco e Albinoleffe. A soli 34 anni ha iniziato la carriera da tecnico nel vivaio del Monza, poi vari club di C, tra cui la Reggiana, dove ha conquistato la semifinale play off nel 2016, infine, nella passata stagione, ha portato il Monopoli ai quarti di finale play off (miglior risultato della storia).
Famiglia e religione. La distanza si fa sentire, ma qualche volta i suoi cari lo raggiungono. Moglie e figli hanno già assistito a un paio di partite all’Adriatico, addirittura l’anno scorso Federica, sorella minore di Alberto, ha portato il padre a Monopoli facendogli prendere l’aereo per la prima volta nella vita. Da 30 anni (7 di fidanzamento e 23 di matrimonio) Colombo è legato ad Arianna, conosciuta sui banchi di scuola, la figlia Giorgia, 19 anni, si è diplomata al liceo artistico e ora studia comunicazione multimediale, mentre il figlio, il 16enne Gioele, è al terzo anno nell’istituto alberghiero. Lo definiscono un papà affettuoso e giocherellone, la lontananza si supera con telefonate e videochiamate, almeno quattro al giorno. Per nulla scaramantico, è un cattolico non praticante, ma quotidianamente dedica a Dio una piccola parte della giornata. Preferisce le vacanze rilassanti, nei villaggi turistici del sud Italia, anche se quest’estate si è fermato a Silvi. Pescara è la sua grande chance e farà di tutto per sfruttarla".

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