Prima squadra

Mercato: intrighi e intoppi per l'ala sinistra

La situazione

03.08.2023 09:16

Fari puntati sull'esterno mancino d'attacco in casa Pescara. Nell'idea di Zeman e Delli Carri in quella zona del campo serve un interprete di livello da affiancare al baby Federico Accornero, che in queste prime settimane di fatiche sta piacevolmente stupendo tutti, a partire dal tecnico boemo e dal presidente Sebastiani, e dopo una lunga scrematura dei profili papabili sono rimasti due i giocatori nei radar biancazzurri: il padovano Simone Russini ed il bolognese Gianmarco Cangiano. 

Nelle prime ore della sessione estiva delle trattative, il ds Delli Carri, che tornerà operativo a pieno regime da lunedì dopo il grave lutto che lo ha colpito, aveva accarezzato l'idea di portare a Pescara lo svincolato Ibou Balde, fratello del più celebre Keita ex Inter, Monaco e Lazio, ma dopo un approccio iniziale non si è andati oltre, perchè lo spagnolo di origini senegalesi, ora accasatosi con un biennale all'Arzignano, non era stato alla fine ritenuto idoneo al progetto zemaniano, come Mattia Felici della Triestina, che era stato inizialmente proposto come parziale contropartita nell'affare Lescano e che ora è passato alla FeralpiSalò in prestito oneroso con obbligo di riscatto. C'è stato poi l'approccio infruttuoso con Armstrong Oxo-Flex, con l'irlandese che alla fine ha declinato la proposta pescarese per continuare a giocare in Inghilterra, ed il tentativo con il portoghese Felix Correia della Juventus Next Gen, che però aspetta una chiamata dalla serie B che al momento non è arrivata. Ma tutte queste ipotesi, eccetto quella che conduceva all'ex West Ham, sono sempre state ritenute non prioritarie e sono state valutate, come è giusto che sia, nell'ambito di un ampio giro di orizzonte che ha avuto sempre due punti fissi, Russini e Cangiano. Il primo, gradito a Zeman da epoca Foggia (lo aveva chiesto invano nel gennaio 2022), aspetta solo una chiamata da Pescara per mettersi in viaggio, perchè da tempo c'è una base di accordo tra i due club e con l'entourage per un biennale con opzione per il terzo anno. 

Ma l'affare non è andato ancora in porto essenzialmente per due motivi: il primo è la mancata cessione di Kolaj al Cesena, il secondo è che prima di chiudere con lui il Delfino farà un ulteriore tentativo con l'altro uomo che piace assai nella stanza dei bottoni, Cangiano. L'addio di Kolaj in direzione Cesena (prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo al verificarsi di determinate condizioni) è solo questione di tempo: i bianconeri devono prima vendere il gioiellino Stiven Shpendi e puntano a ricavare il massimo, ma l'Empoli è fermo a quota 2 milioni, cifra che non soddisfa i romagnoli che ne devono corrispondere una bella parte all'agenzia di Fali Ramadani, la Lian Sport, che cura gli interessi della punta, e non si spinge ai 2,5 che mette sul piatto il Pisa, squadra però che non ha il totale gradimento del ragazzo. Senza aver preventivamente chiuso questa dismissione, Fabio Artico, ds bianconero, non può stringere per Kolaj, tenendo bloccato anche il Pescara che però nel frattempo cura il canale col Bologna per Cangiano. Il giocatore ha richieste anche dalla B ma non ha preclusioni sull'ipotesi Delfino perchè attratto dalla possibilità di essere allenato da Zeman, un mago nel valorizzare i giovani e gli attaccanti in particolare, ma tra le due società non c'è unità d'iintenti sulla formula dell'eventuale trasferimento. E' questo il nodo principale. E un doppio arrivo Russini-Cangiano? E' possibile solo a patto che oltre a Kolaj esca anche Cuppone, che è il sogno del Brindisi. Ma Sdengo non vorrebbe privarsi di un uomo che può indifferentemente coprire tutti e tre i ruoli dell'attacco. Luciano Rapa

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