
Un ciclo terribile all'orizzonte per il nuovo Pescara
A cavallo della prossima sosta, fino a novembre 8 partite fondamentali
Inizia sabato il primo ciclo terribile dell'anno per il Delfino. Dalla prima sosta del torneo alla seconda, infatti, il Pescara è chiamato a disputare 5 partite delicate, partendo proprio dalla sfida al Venezia degli ex Stroppa e Plizzari. E sarà determinante il fattore Adriatico, perchè 3 di queste 5 gare saranno disputate nell'impianto amico, anche se difficilmente ci sarà il pubblico delle grandi occasioni dati i soli 2.733 abbonamenti sottoscritti e le previsioni al ribasso sulla vendita dei tagliandi già per il match contro i lagunari. Il calendario in realtà non ha strizzato l'occhio al Delfino, perchè consecutivamente verranno affrontate 3 delle 5 candidate alla promozione diretta, ovvero Venezia ed Empoli in casa e Modena in trasferta (le altre due sono il Palermo e il Monza, da affrontare di fila a inizio novembre), per poi inaugurare una serie fondamentale di scontri diretti in chiave salvezza. Settembre, insomma, con la banda Vivarini che non ha ancora assunto una sua precisa fisionomia e che deve far fronte anche a fastidiosi problemi a più calciatori, scivolerà via con 270 minuti di fuoco contro squadre attrezzate e che non hanno mai fatto mistero di ambire al salto di categoria, le due appena retrocesse dalla A e i Canarini dell'ex Sottil, mentre ottobre proporrà cinque gare nelle quali i punti varranno il doppio, come si dice in gergo. Capitan Brosco e compagni dovranno infatti incrociare il Sudtirol nel primo infrasettimanale dell'anno e la Sampdoria al Marassi prima della pausa per gli impegni delle Nazionali, poi alla ripresa delle ostilità ci saranno il match interno con la Carrarese e a seguire le gare contro altre due neopromosse, Entella in Liguria e Avellino nell'impianto di casa. Appare del tutto evidente come all'orizzonte ci sia già il primo momento chiave della stagione, assolutamente da non fallire anche se da affrontare non al massimo della forma. Il Pescara è ancora un cantiere aperto, ma mister Vincenzo Vivarini non vuole e non può fare ragionamenti a lungo termine per pensare solo di partita in partita.
Commenti