V-Day e primi summit di mercato: il Delfino entra nella nuova stagione

Non proprio un V-Day a Pescara, ma quasi perchè per annuncio e presentazione (forse lunedì) si deve ancora aspettare la risoluzione alcuni cavilli burocratici. Dopo qualche giorno di attesa peoprio per via della laboriosa e non semplice risoluzione con il Frosinone, ieri mister Vincenzo Vivarini ha definito i dettagli del vincolo con il Delfino per la prossima stagione, con opzione di rinnovo per un altro anno e bonus da 50mila euro in caso di salvezza centrata, ed ha iniziato a progettare il nuovo Pescara. Il trainer percepirà un ingaggio di 230mila euro netti e dunque la società del presidente Daniele Sebastiani (che ieri pomeriggio ha partecipato al Consiglio di Lega) risparmierà, grazie alla buonuscita garantita dal Frosinone ad ammortizzare l'esborso biancazzurro, quasi il 50% rispetto alla cifra offerta a Silvio Baldini (poi rifiutata per i noti motivi). Vivarini è sempre stata la prima scelta del club, che per mezzo del ds Pasquale Foggia si è immediatamente attivato sulla pista una volta chiusa la telenovela Baldini tanto da arrivare ad un accordo tra le parti già venerdì sera, quando l'allenatore si trovava ancora in vacanza in Croazia. Tutto fatto subito, insomma, ma serviva il via libera del Frosinone, al quale il tecnico originario di Ari ma residente a Francavilla al Mare era ancora legato per un anno, per poter sistemare tutto. Lieto fine mai in discussione, ma si sono dovuti attendere i tempi della trattativa, curata dall'agente Busardò, per chiudere il rapporto coi ciociari, passo necessario e propedeutico al matrimonio con il Pescara. Vivarini nella sua avventura sarà seguito dal suo storico staff, composto dal vice Andrea Milani, dal preparatore dei portieri Fabrizio Zambardi, dal match analyst Massimo Carcerino, dal preparatore atletico Antonio Del Fosco e dall'assistente tecnico Giancarlo Marini, ma avrà come ulteriore collaboratore Diego Labricciosa, che resta al Delfino dopo aver lavorato già con Zeman e Baldini. Martedì sera c'è stato un primo e veloce summit di mercato tra Vivarini e Foggia, ripreso ieri mattina per delineare le linee guida di una sessione che sarà complicata ma che dovrà portare gli elementi di categoria che sono ritenuti funzionali al progetto tecnico per raggiungere l'obiettivo di una tranquilla salvezza, con finestra sulla parte sinistra della graduatoria. Tra i nomi più apprezzati c'è quello di Leonardo Mancuso, come da PS24 anticipato, che è al capolinea della sua esperienza a Mantova e che anche per motivi di famiglia vorrebbe tornare a Pescara. Per politica societaria l'offerta è di un biennale, avendo il giocatore già 33 anni, Mancuso chiede un triennale: ci si dovrà lavorare, anche perchè l'ingaggio percepito non è in linea con il tetto del club, ma i margini sembrano esserci. Per l'attacco resta forte anche la candidatura di Roberto Insigne (come da PS24 anticipato), autentico pallino del ds Foggia che lo ha avuto a Benevento. Da Palermo c'è un informale via libera alla cessione a titolo definitivo, perchè il fratello d'arte non rientra nei programmi rosanero, e il suo nome animerà di certo le prossime giornate di trattative. Più difficile la pista Desplanches, che dopo l'ottimo Europeo Under 21 ha suscitato l'interesse di più società, anche di categoria superiore come il Torino. Per il progetto di crescita del ragazzo, però, i siciliani e l'entourage del portiere stanno valutando l'ipotesi di un prestito secco in B ed il Pescara si farebbe trovare pronto a chiudere l'operazione (come da noi anticipato). Attenzione poi agli sviluppi sull'ex Davide Veroli: la Sampdoria non lo riscatterà dal Cagliari ed i sardi lo gireranno di nuovo in prestito. Con Vivarini ha lavorato a Catanzaro, non occupa un posto in lista ed è anche duttile: potrebbe essere il puntello giusto per la retroguardia, da abbinare ad un altro ex. Si tratta di Davide Bettella, che è nei radar di Pasquale Foggia già da tempo. Ma che piace anche all'Avellino