IL PESCARA IN CRISI DI GIOCO E DI RISULTATI

2 punti nelle ultime 3 partite, oltretutto conquistati in casa con due pareggi, e 5 se si allunga l'analisi alle ultime 4 gare: non è un momento felice per il Pescara, scivolato al decimo posto in classifica e quindi fuori dalla zona playoff. Il modulo ad albero di Natale di Luciano Zauri è rimasto con le lucine spente ancora una volta, confermando una crisi di gioco e di risultati che inizia a preoccupare.

Dopo aver collezionato 4 vittorie in 5 gare con il nuovo assetto tattico, nell'ultimo periodo il Pescara è tornato preda dei problemi di inizio anno: difesa traballante e attacco che vive delle sole individualità di Galano e Machin, 16 gol in due, e della verve di Memushaj. Pesano parecchio le assenze di Palmiero e Fiorillo, non sosotituiti al meglio (in particolare Kastrati si è macchiato di più di un errore decisivo), che dovrebbero rientrare per la gara di sabato al Frosinone, ma la gara con il Venezia ha confermato che dal mercato il Pescara necessita dei puntelli giusti per provare a diventare protagonista e non solo mera comparsa del campionato. E necessita inoltre di correttivi tattici per provare ad imporre, capitalizzando al meglio le occasioni create (vedi Perugia), il proprio gioco invece di subirlo (vedi l'ultimo match). I lagunari, non una corazzata ma un gruppo composto da buoni giocatori, ha impartito una vera e propria lezione ai biancazzurri, non scollandosi dopo il doppio svantaggio e strappando un pari che va addirittura stretto a Diosini e ai suoi ragazzi.

C'è tanto su cui riflettere, insomma, in casa Pescara a 4 partite dal giro di boa e dall'inizio del mercato: Per non far accende solo ad intermittenza le luci del modulo ad albero di Natale, infatti, bisogna evitare le battute d'arresto nell'arco dei 90 minuti, come contro il Venezia, ed intervenire in modo puntuale con i rinforzi adeguati (in arichivio le ultimisse di mercato, clicca qui)