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Juanito Gomez e soci sognano lo sgambetto a Zeman e al Delfino

Virtus Verona, una partita storica

16.05.2023 18:19

A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI - 

Finalmente siamo venuti a conoscenza dell’avversario del Pescara per quanto riguarda la prima sfida dei playoff in programma giovedì: si tratta della Virtus Verona di Luigi Fresco, squadra che potrebbe creare non pochi grattacapi alla truppa di Zdeněk Zeman. La gara andrà in scena presso il centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini.

I ROSSOBLU’ – La Virtus vuole continuare a stupire, infatti la stagione corrente corrisponde al quinto torneo consecutivo in Serie C e coincide con il record mondiale di longevità su una panchina calcistica stabilito da mister Fresco. La squadra ha perso Filippo Pellacani, passato al Pescara, ma inserisce in organico una serie di giovani interessanti ed elementi di esperienza come Juanito Gomez, svincolato. Dopo un avvio di stagione tutt’altro che positivo, con 7 pareggi e 6 sconfitte in 13 giornate, alla 14esima la vittoria in trasferta a Trento segna il cambio di passo della formazione. La Virtus mette a segno prestazioni degne di nota e termina la stagione regolare come sesta classificata, record per il club, grazie ad un miglior score negli scontri diretti sul Vicenza. Nella serata di domenica i virtussini hanno superato di misura il Padova grazie a un sinistro a giro inventato da Juanito Gomez e ora affronteranno il Delfino guidato dal boemo. Tanto rammarico per i biancoscudati, estromessi dai playoff dopo una gara dominata e condizionata dalle scelte arbitrali. In 38 partite di regular season i ragazzi di Fresco hanno mostrato grande stabilità difensiva (con 30 gol subiti è la seconda miglior difesa del girone) e un grandissimo equilibrio: i pareggi in stagione sono 13.

FRESCO, IL FERGUSON ITALIANO - Luigi Fresco dal 1982 siede ininterrottamente sulla panchina della Virtus Verona, club che gioca nel Girone A di Lega Pro. Il percorso del classe 1961 è un caso più unico che raro. Dal 1973, l’allenatore è presente nell’organigramma della società, prima da collaboratore delle giovanili, poi da presidente e infine anche da tecnico della prima squadra. Un legame che dura da oltre quarant’anni, destinato a restare per sempre nella storia del calcio italiano. Fresco ha guidato in tutte le categorie la squadra veneta (escluse la Serie A e la Serie B). Oltre ad essere il trainer del club, il 62enne ricopre anche la carica di presidente dal 1982. Escluse le partite di Terza e Seconda categoria, sono in totale 1151 le panchine consecutive di Luigi Fresco con la Virtus Verona, dalla Promozione alla Serie C, con sette promozioni conquistate in totale. Tutto il tempo trascorso al timone del team rossoblù ha permesso al tecnico veronese di guadagnarsi l’appellativo di ‘Ferguson d’Italia’, anche se il manager scozzese si è fermato a 27 anni consecutivi sulla panchina del Manchester United.

CHI E' JUANITO GOMEZ – Attaccante nato a Reconquista nel 1985, a 19 anni decide di fare il grande salto, quello che ogni giocatore sudamericano prima o poi deve fare: arrivare in Europa. Il vecchio continente è sempre un palcoscenico difficile per chi arriva da fuori e tanti giocatori sono finiti per ritornare ai propri paesi di appartenenza, fallendo. Non è il caso di Juanito Gomez, che con personalità ha scelto di stabilirsi e farsi ricordare in Italia. Una carriera nelle giovanili con la casacca dell’Arsenal de Sarandi prima dell’approdo nel Bel Paese. Tanta gavetta per l’attaccante, fino a quando l’Hellas Verona non si accorge di lui e lo acquista in compartecipazione. L’approccio iniziale con il gialloblù è di breve durata, seguito dal passaggio in prestito al Gubbio. Il ritorno in maglia scaligera, stavolta, è a dir poco sbalorditivo con la squadra che agguanta la Serie A. In massima serie alcune compagini si ricorderanno certamente dell’argentino, la Juventus per citarne una e più precisamente Buffon. Il rapporto con i mastini termina dopo 8 anni, ma in seguito farà ancora una volta ritorno a Verona: stavolta è la Virtus a credere in lui, ripagando la decisione del club veneto con reti decisive, come quella messa a segno contro il Padova, permettendo alla sua squadra di accedere al successivo turno dei playoff che vedrà i veronesi sfidare il Pescara di Zeman. Per l’ex Hellas finora 11 centri dei quali 8 realizzati entrando nella ripresa come quello messo a segno all’Euganeo.

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