Prima squadra

Il goleador a sorpresa è l'arma tattica preferita di Vivarini

Oliveri è l'uomo dell'equilibrio. E non solo...

11.10.2025 08:14

Il bomber che non ti aspetti non vuole accontentarsi. E vuole continuare a graffiare, anche se non è il suo mestiere. Andrea Oliveri, di professione esterno a tutta fascia, è a sorpresa il capocannoniere del Pescara insieme a quel Giacomo Olzer che ora dovrà stare fermo ai box. Il trequartista, infatti, dalla prossima settimana potrà togliere le stampelle e iniziare a svolgere alcune sedute di fisioterapia per curare la distrazione del crociato posteriore del ginocchio destro, e poi .iniziare con allenamenti personalizzati all'interno di una iniziale terapia conservativa compatibile con l'assenza di importante interessamento dei legamenti. Tutto dipenderà dalla stabilità del ginocchio, ma adesso sta al sostituto (Merola) e ai compagni sostituirlo anche in zona gol. E proprio Oliveri, adesso che ha trovato un inaspettato feeling con la porta avversaria, non intende fermarsi. Al momento sono già 3 le marcature (già il massimo in carriera) distribuite in 590 minuti nelle 7 gare disputate, da quando fu lanciato nell'Opening Day contro il Cesena appena sbarcato in riva all'Adriatico fino all'ultimo impegno al Braglia di Modena, quando per scelta tecnica ha traslocato sulla corsia di sinistra. Ma ovunque lo metti, Oliveri fornisce garanzie e una certa produttività. Evidentemente non ha dimenticato come si punta la porta avversaria, dato che le sue 3 marcature sono tutte diverse e che lui non nasce fluidificante ma trequartista. Nelle giovanili dell'Atalanta, infatti, dove era ritenuto uno dei prospetti più interessanti di un vivaio storicamente assai prolifico, giocava trequartista con Massimo Brambilla e poi mezzala, prima di attirare le attenzioni in prima squadra di un certo Gian Piero Gasperini. L'Atalanta crede ancora in lui tanto che negli ultimi anni non ha mai perso il controllo del suo cartellino, nemmeno dopo la non troppo felice esperienza con il Frosinone del pescarese Fabio Grosso dove ha collezionato appena 8 presenze. L'anno dopo l'incontro con Vincenzo Vivarini a Catanzaro ed è stato proprio l'allenatore che ora ha ritrovato a Pescara a cucirgli per davvero il ruolo di pendolino a tutta fascia, capendo e sfruttando la versatilità di un giocatore che può consentirgli di cambiare assetto in corsa senza ricorrere a sostituzioni. 30 presenze, sempre in B, con un gol in Calabria prima dell'esperienza di Bari, comunque positiva a livello personale pur nella non troppo esaltante annata dei Galletti. Vivarini lo ha voluto fortemente di nuovo alle sue dipendenze (è stato uno dei primi nomi fatti in sede di mercato) ed è stato accontentato, adesso Oliveri è chiamato alla stagione della consacrazione per provare a tornare tra le braccia della Dea nerazzurra dalla porta principale. Finora il rendimento è stato altissimo, ma può ancora crescere e migliorare nella concentrazione in fase difensiva e nel dispensare assist. Al ritorno in campo sarà uno degli osservati speciali in casa Carrarese. 

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