
Un Delfino specialista in remuntade in zona Cesarini
Cosa abbiamo visto in 7 gare?
Sette partite disputate, quasi un quinto degli incontri in calendario, e 5 punti in cascina, uno score assai magro nonostante il Delfino abbia affrontato ben 4 candidate alla promozione diretta. Come già ampiamente sottolineato, è nefasto il parallelo con l’ultima stagione giocata in B dal Delfino, quella 2020/2021, quandonelle prime 7 giornate il Pescara guidato da Massimo Oddo, appena tornato in panchina dopo aver perso proprio coi biancazzurri il playout, era ultimo in classifica con 4 punti, dopo aver ottenuto la prima vittoria in casa con il Cittadella proprio alla settima di andata. Allo stesso punto del torneo, quella squadra aveva segnato 6 reti, incassandone 15.Ma c'è qualcosa che lascia ben sperare, la tendenza - salvo quanche battuta a vuoti tipo Marassi- a lottare fino alla fine e a non mollare mai. Questo è un Delfino specialista in remuntade e con tendenza a segnare nei finali di gara. In 4 occasioni su 7, infatti, il team biancazzurro è andato in svantaggio e ha dovuto rincorrere l’avversario per cercare di riequilibrare il risultato e ci è riuscito due volte: con il Venezia (da 0-2 a 2-2) e con il Sudtirol, al fotofinish ovvero all'ultima azione disponibile nel recupero (da 0-1 a 1-1). Il Delfino, è più efficace sotto porta nel secondo tempo: 5 gol segnati dal 46’ al 90’, altri 3 nei minuti di recupero. Addirittura, il Pescara è la squadra più prolifica in zona Cesarini. Merito anche della capacità di lettura di Vincenzo Vivarini copn i suoi cambi, spesso illuminati (inserimento di Gravillon a Modena a parte…) In questo primo scorcio di campionato ha chiamato 35 volte il cambio al quarto uomo e le sue sostituzioni hanno fruttato 4 gol e 4 assist da parte di chi è subentrato.
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