
Mercato: partono le grandi manovre
Prima il meritato champagne, adesso i programmi di mercato già abbozzati. Oddo chiede la conferma dell'ossatura della squadra - mettendo in preventivo il solo addio di Lapadula - e l'innesto di uomini in gradi di dare esperienza e fisicità alla sua squadra. Saranno almeno 8 gli arrivi. Facciamo il punto ruolo per ruolo. PORTIERI. Fiorillo è stato obbligatoriamente riscattato dalla Juve e a lui si aggiungerà un portiere di livello. I nomi? Bardi o Sepe, quest'ultimo è il preferito e potrebbe entrare nei numerosi affari in ballo con il Napoli. Perde quota Cragno, che sarebbe stato il prescelto in caso di B. In organico ci sono poi Aresti, Aldegani (potrebbe entrare nello staff) e Pigliacelli. L'estremo della Pro Vercelli dovrebbe essere girato nuovamente in prestito in B, probabilmente ad un club che punta ad un campionato di vertice. DIFENSORI. Servono innesti di spessore. Zampano, Fornasier e Campagnaro dovrebbero restare, nonostante i primi due siano molto appetiti (il primo da Samp e Napoli, con i campani che lo lascerebbero a Pescara; il secondo da Chievo, Sassuolo e Crotone). Si farà in modo di trattenere Crescenzi, mentre Vitturini dovrebbe restare (il regolamento sulla nuova composizione delle rose impone giocatori prodotti dal proprio vivaio e lui e Selasi rientrano nei parametri; anche per questo rientrerà Perrotta come annunciatoci in tempi non sospetti). Zuparic piace al Frosinone, allo Swansea e a squadre della Bundesliga, potrebbe partire: il Pescara non farà le barricate e farebbe una discreta plusvalenza. Ai saluti Mazzotta e Diamoutene. Resterà Coda. E in entrata? Mauricio e Gentiletti, proposti dalla Lazio, non interessano e comunque non vogliono lasciare Roma. Biraghi, Ajeti e Ariaudo i nomi caldi. CENTROCAMPISTI. Ci saranno novità. Benali riscattato dal Palermo (dove resterà, salvo ripensamenti, Brugman), Torreira rientra alla Samp (si proverà a tenerlo ma senza fare follie), Memushaj resterà nonostante il forte pressing del Bologna. Si proverà a trattenere Verre e Mandragora, non sarà semplice ma si farà di tutto. Bruno andrà probabilmente al Benevento, via anche Acosta. In entrata 3 grandi idee: la prima è Cristante del Benfica, che piace tantissimo ad Oddo. Le altre due sono Jose Mauri, assistito da Dino Zampacorta, e Antonio Nocerino, già "accarezzato" nello scorso gennaio. Per entrambi l'ostacolo è rappresentato dall'alto ingaggio, ma il Milan per il baby argentino potrebbe contribuire. Di Dezi parliamo in altri articoli, ma attenzione alla pista cilena: Vargas e Pizarro, già visti a più riprese in Italia, non sono ipotesi del tutto campate in area. Il rientro di Soddimo non è prioritario, ma ci si sta pensando. ATTACCANTI. Di Lapadula parliamo a parte, si farà in modo di trattenere Caprari (magari cedendolo a titolo definitivo ma mantenendolo 1 anno in prestito). Su Pasquato e Verde si ragionerà, si proverà a riscattare Cappelluzzo per poi mandarlo in prestito. Cocco farà la valigia, ma la sua situazione è complicata. Il Pescara non rientrerà dei soldi spesi perchè nessun club di B metterebbe sul piatto una cifra tale da non far iscrivere nel bilancio biancazzurro una minusvalenza, pur calcolando l'ammortamento. Prestito con diritto di riscatto sarà la formula con la quale il centravanti saluterà. Definiti gli arrivi di Ceravolo (biennale con opzione per terzo anno) e Nicastro, entrambi da svincolati (ma sono operazioni di contorno), si penserà agli innesti pesanti. Si va da ipotesi affascinanti alla Borriello (Oddo lo conosce benissimo e lo gradirebbe) o alla Pinilla (entrambi hanno ingaggio alto; una pura suggestione Gilardino, vecchio amico di Oddo, ancor di più Pazzini; più fattibile Floro Flores) alle nuove scommesse in stile Melchiorri-Lapadula. In questo senso si registrano i nomi di Monachello (trattativa avviatissima, non appena viene ceduto Lapa si può chiudere), Longo, Macheda, Iemmello, Trotta e Falcinelli. Ci sono poi tutti i giocatori in prestito. Nessuno di loro rientrerà in panta stabile. Nemmeno Sansovini molto probabilmente.
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