Prima squadra

Tanti dubbi accompagnano la vigilia biancazzurra al big match

Verso Pescara-Cesena

24.11.2023 09:09

La rifinitura di oggi sarà determinante per sciogliere i tanti ballottaggi in casa Pescara in vista della partitissima di domani sera all'Adriatico. Alle 20:45 il Delfino sfiderà il Cesena e la marcia di accompagnamento alla sfida da non fallire è agitata da più dubbi. Il più importante è quello a sorpresa, perchè Davide Merola, il fedelissimo di mister Zeman, potrebbe accomodarsi in panchina ma non in favore del sostituto naturale, l'ex cagliaritano Masala, ma di Gigi Cuppone, che dopo una prima parte di stagione da centravanti tornerebbe così nel suo ruolo naturale di esterno. La motivazione in tal caso sarebbe di natura squisitamente tattica e non per la scarsa vena del Merola di questo periodo: arginare Donnarumma. Il Cesena ha negli esterni (l'altro è Adamo) i suoi veri punti di forza e bloccare le trame sulle corsie significherebbe depotenziare i romagnoli senza però snaturarsi. La scelta di Cuppone andrebbe in questo senso: tenere più basso Donnarumma, che non ha il passo della punta salentina, e costringere la squadra di Toscano a cercare le vie centrali per lo sviluppo della manovra. Cuppone nel dare profondità e condurre le ripartenze senza disdegnare di battere a rete sembra più adatto di Merola per una partita da interpretare a viso aperto, come sempre, ma nella quale saranno importanti anche i ripiegamenti difensivi a sostegno della mezzala e del terzino di riferimento nella catena di destra. In mediana, insieme al rientrante Tunjov, nuovamente schierato come interno destro per avere più facilità di calcio con il suo chirurgico mancino, dovrebbero essere proposti Squizzato e Franchini. Aloi è l'alternativa ad entrambi, ma l'ex Avellino sarà il jolly da calare a partita in corsa per dare dinamismo al reparto e fornire una soluzione diversa qualora il “Piano A” non dovesse funzionare. C'è anche De Marco che scalpita, in realtà, ma nelle gerarchie per la partitissima occupa le posizioni di rincalzo. In difesa, quello tra Milani e Moruzzi è il vero dualismo esistente anche in questa partita, perchè difficilmente Zeman si priverà del suo difensore più esperto, il capitano Brosco, per confermare Pellacani, non ancora al top della condizione, contro un attacco atomico che ha più soluzioni per colpire. L'inamovibile nel cuore della retroguardia è Mesik, che torna disponibile dopo aver saltato la partita con il Rimini causa squalifica. E a destra è scontato il rientro di Pierno. In avanti Vergani continua ad essere favorito su Tommasini per il ruolo di riferimento centrale di un tridente che avrà in Cangiano il suo interprete a sinistra. L'ex bolognese sembra infatti avere più possibilità di Accornero per prendersi la casacca da titolare: provare ad infilarsi tra l'esterno e il braccetto di destra della difesa a tre della formazione ospite può essere una chiave della sfida e Cangiano sembra avere le caratteristiche giuste per interpretare al meglio il compito.

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