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Cilli a PS24: “Pian piano si intravedono gli insegnamenti di Zeman. E..."

"Il Catanzaro? Vivarini meritava da tempo una soddisfazione del genere”

24.03.2023 10:55

A CURA DI PIERFRANCESCO PROFILI 

Tre punti di fondamentale importanza. Il nuovo corso targato Zdeněk Zeman inizia a dare i suoi frutti, contro la Turris questo è stato evidente. Il prossimo ostacolo che si porrà davanti ai biancazzurri è il Catanzaro di Vincenzo Vivarini, promosso in Serie B con ben cinque giornate d’anticipo. Per fare il punto della situazione in casa Delfino è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Pescara Sport 24 Luca Cilli, giornalista di origini pescaresi attualmente nell’organico di Sky Sport. Ecco di seguito le sue parole.

Il Pescara ha finalmente raggiunto la prima vittoria dello Zeman-ter, però per vedere appieno gli insegnamenti del boemo ci vorrà tempo… “Il problema è che il Pescara non ha molto tempo a disposizione dato che in campionato dovrà salvaguardare il terzo posto, che vale parecchio nel momento in cui andrà a giocare gli spareggi promozione, e successivamente dovrà affrontare i play off. In un certo senso lo sviluppo delle idee del calcio di Zeman passeranno per le ultime gare di campionato. Se è vero che il tempo non è dalla parte del Pescara, è altrettanto vero che la squadra sta assorbendo bene i concetti del nuovo allenatore. Contro la Turris, ad esempio, oltre a vincere il Pescara ha convinto sotto il piano del gioco. Ma anche in precedenza si erano viste alcune giocate tipiche del calcio di Zeman”.

Il prossimo ostacolo del Delfino che si trova su questa strada tortuosa con obiettivo play off si chiama Catanzaro, già matematicamente promosso in B. Domenica gli abruzzesi si troveranno davanti una squadra appagata? “Il Catanzaro ha meritato di vincere un campionato mai in discussione e dominato dall’inizio alla fine. La promozione in Serie B arrivata con largo anticipo è il giusto premio per una squadra che oggettivamente ha fatto un altro torneo. Complimenti alla società, al direttore sportivo Magalini che ha costruito una formazione perfetta ed a Vincenzo Vivarini, allenatore bravo e preparato e che da tempo meritava una soddisfazione del genere. Nonostante il traguardo già raggiunto non credo che per il Pescara sarà semplice affrontare il Catanzaro. Anzi, sarà una gara che servirà anche per capire a che punto è la squadra di Zeman. Confrontarsi con i più forti è il modo migliore per valutare il livello di preparazione ed eventualmente, in caso di risultato positivo, alzare l’autostima all’interno del gruppo. Anche per questo motivo sarebbe molto importante uscire con un risultato positivo”.

Hamza Rafia a detta di molti è fuori categoria. Potrebbe definitivamente sbocciare lungo le rive dell’Adriatico? “Serve tempo per capire quelle che sono le reali possibilità di un giocatore. Indubbiamente Rafia ha messo in mostra giocate interessanti e soprattutto una grande capacità di adattamento in varie zone del campo. E’ un giocatore tatticamente intelligente, moderno, se dovesse continuare così potrebbe essere l’uomo in più del Pescara per questo finale di stagione. Si vede che viene da scuole calcistiche importanti: prima il Lione e successivamente la Juventus, due club che storicamente con i giovani hanno sempre lavorato molto bene. E con un allenatore come Zeman, Rafia può solamente continuare a crescere ed apprendere. Complimenti al Pescara ed al direttore sportivo Delli Carri per essere riusciti ad assicurarsi un giovane inseguito a lungo anche da club di categoria superiore. Un bel colpo di mercato anche in prospettiva futura”.

Secondo lei quali sono le reali possibilità di questo Pescara? “E’ difficile dare un giudizio, anche se la rosa è indubbiamente di livello. Manca di personalità e di carattere, aspetto che purtroppo è venuto fuori nel momento negativo della stagione. Però qualitativamente ha tutto per conquistare il terzo posto e disputare dei play off da protagonista. Sarà fondamentale arrivarci bene sia mentalmente che fisicamente. Chiaramente mi auguro che possa tornare in Serie B già da questa stagione perché il Pescara per storia, passione e tradizione non può giocare, con tutto il rispetto, in un campionato come quello di C. E’ una piazza che merita tanto, spero che possa ritrovare quella passione che l’ha sempre contraddistinta”.

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