Prima squadra

Anania: "Felice del ritorno di Zeman. Ora bisogna dare continuità al progetto, anche l'anno prossimo"

"A prescindere dalla categoria. Dico la mia su Plizzari e faccio una promessa..."

10.03.2023 08:01

«Sono davvero contento che mister Zeman sia di nuovo in sella. Aveva ancora tanta voglia di allenare e poterlo fare di nuovo a Pescara è bellissimo». Luca Anania, il portiere della Zemanlandia biancazzurra 2011-12, non poteva che accogliere col sorriso il ritorno del boemo in riva all'Adriatico. «E' sempre bello vedere Zeman su una panchina ed è ancora più bello vederlo su quella del Pescara, dove ha scritto una pagina indelebile di storia per il club e per la città. Ho mandato subito un messaggio al maestro, per fargli il mio personale in bocca al lupo e per dirgli che ero felice di rivederlo in campo. Io nello staff? No, non c'è stata alcuna chiamata e non me la aspettavo. Nella vita, però, non si sa mai. Se dovesse chiamarmi per la prossima stagione ovviamente non direi di no. Sarebbe un piacere e un onore lavorare con lui», le sue parole. «Mi auguro che faccia bene, per lui e per la piazza. Entra a stagione ampiamente in corsa, è vero che subentrare è sempre difficile soprattutto per uno come lui, che ha una preparazione, un pensiero e una tattica del tutto peculiari, ma trova una squadra costruita sul 4-3-3 e già con una mentalità idonea al suo calcio. Ha ancora una grande passione da trasmettere a tutti e lavorerà di più su alcuni concetti tattici propri del suo credo, ma l'entusiasmo che porta lui è una marcia in più. Però una cosa credo debba essere chiara: se prendo Zeman a questo punto dell'anno, poi devo dare continuità al lavoro a prescindere dalla categoria. Anche perchè adesso può, in un certo senso, selezionare i giocatori che reputa idonei al suo gioco per poi, in base a questo, fare un mercato congruo alle sue esigenze. Così si potrebbe creare davvero un bel progetto. Bisogna dargli carta bianca e seguirlo tutti, lo spogliatoio ma anche la società. Come accadde quando c'ero io tanti anni fa, insomma. Ora avere giocatori che lo conoscono già, come Brosco, può essere importante come esempio per i compagni». Insieme al compianto Franco Mancini, Luca Anania è il prototipo del portiere zemaniano a differenza di Alessandro Plizzari, un grande prospetto che però non sembra l'estremo difensore ideale per il boemo. Cosa ne pensa Anania? «Plizzari è stato frenato dagli infortuni, ma è un ottimo portiere. Il portiere zemaniano deve dare determinate letture di gioco, anticipando i tempi per capire dove può arrivare il pallone. Deve stare alto, essere sveglio, pimpante e reattivo anche per far ripartire subito l'azione e poi deve essere bravo coi piedi e nel tu per tu con gli avversari. Il portiere perfetto per Zeman deve leggere le giocate avversarie addirittura prima dei suoi difensori, non sempre è cosa facile e l'errore è sempre dietro l'angolo ma il mister in questo difende sempre i suoi uomini e preferisce che si faccia un errore provando a fare ciò che chiede piuttosto che non si abbia il coraggio di provare. Un portiere che non ha queste caratteristiche di base con il lavoro può crescere e migliorare in questi aspetti, a patto che non sia totalmente di vecchio stampo ma che abbia una visione calcistica aperta». La chiacchierata con Anania si conclude con una promessa: «All'epoca del suo primo ritorno, quando il Pescara era ancora in serie B, sono venuto in città a salutare il mister e tanti alti altri amici ed ho approfittato per seguire e studiare da fuori i suoi allenamenti. Oggi con due figli piccolissimi mi è complicato organizzare una trasferta, ma se dovesse arrivare in fondo ai playoff mi presenterò all'Adriatico per essere sugli spalti a tifare Pescara in una partita che conta davvero». 

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