
Anteprima - Le parole di Massimo Oddo
Torna a parlare Massimo Oddo. Per la prima volta dopo la contestazione (qui video) e gli allenamenti a porte chiuse, il tecnico biancazzurro prende la parola per fare il punto della situazione in casa Delfino a 24 ore dalla sfida al Bologna, l'ultima gara interna del 2016, dove la parola d'ordine è una sola: non fallire. Presenziano, silenziosamente, alla conferenza il presidente Daniele Sebastiani ed il d.s. Luca Leone. ANTEPRIMA: PIU' TARDI L'ESTRATTO VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI MISTER ODDO SU PESCARASPORT24.IT "E' una partita come sempre importante, in questo caso tra due squadre che sono in difficoltà anche se il Bologna è più sereno di noi. Noi andiamo in campo per vincere, quello che conta domani è vincere. Dovremo essere sereni e spensierati, anche se è difficile in questo momento. Ho lavorato molto sulla testa dei ragazzi, cercando di fargli capire che le cose buone fatte non erano episodiche. Ho cercato di far capire ai ragazzi che questa è la normalità del calcio, contano i risultati che ora non ci danno ragione e dunque ci prendiamo insulti e fischi. Ma proprio in questo momento si vede lo spessore. Nulla è compromesso, dietro si fanno pochi punti e sarebbe da folli mollare ora. La nostra unica direzione in campo domani sarà quella di vincere, perchè la vittoria è l'unica medicina che ci può sbloccare. Servirà gente che non ha paura di qualche fischio, bisogna reagire. Siamo tutti grandi e vaccinati, l'unica cosa che conta è reagire e dare risposte alle giuste critiche ricevute. Continuo imperterrito a credere in questo gruppo. La nostra settimana non è stata così difficile, è stato anche gonfiato. E' successo che tifosi, scontenti almeno quanto noi, hanno manifestato la loro rabbia. Non è successo nulla di eclatante o diverso da quello che accade in altre piazze. Schiaffi, pugni e calci non è vero: sono stato il primo ad arrivare. Prendiamo atto di insulti, fischi e contestazioni, quello che dobbiamo fare è non avere alibi, creare ulteriori polemiche e rispondere sul campo. Gli allenamenti a porte chiuse sono state fatte per non avere distrazioni e più concentrazione, cosa normale che un allenatore fa in momenti particolari ", dichiara Oddo. "Ad inizio settimana ho fatto un discorso ai ragazzi, mettendo da parte tutto quello che c'è stato finora, e gli ho detto di far finta di vedere che c'è un allenatore nuovo al quale far vedere qualcosa. C'è stata una reazione ed una consapevolezza diversa, ho visto giocatori cambiati dal punto di vista mentale e le scelte di domani saranno dettate da questioni tecniche e dalla loro voglia di vincere. Quante punte metterò? Conta la mentalità, una squadra senza punte può essere super propositiva. Voglio vedere la mentalità vincente che avevo visto col Napoli alla prima giornata, domani sarà più difficile ma al di là di chi scenderà in campo è quello che voglio vedere. La grande medicina dello sport e del calcio è la vittoria, quando fai bene e non vinci a lungo la paura può farla da padrona. Se domani vinceremo quelle 2-300 persone che erano al porto turistico applaudiranno, i fischi dei distinti diventeranno applausi. Il modulo? Conta poco, conta la testa dei giocatori. E' questo su cui ho lavorato. Io manderò in campo chi ha voglia di vincere, chi non ha paura, chi è sul pezzo ed è concentrato. Il rigorista? Non c'è una gerarchia, Memushaj ha sbagliato due rigori e uno Caprari. Io non dirò chi è il rigorista, lo calcerà chi in quel momento è convinto tra coloro che sono indicati come rigoristi", chiude Oddo.
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