
Oddo: "Dobbiamo essere uomini prima di tutto. Guardiamo avanti"
A poco meno di 48 ore dalla debacle di Crotone, torna a parlare Massimo Oddo. Il periodo è durissimo, le certezze granitiche del bel Pescara che fu si sono sgretolate all'ombra di 8 gare senza vittorie e dei problemi palesati in oltre un mese e mezzo di errori e timori. Dai sogni di gloria alla dura realtà: il "risveglio" Pescara di inizio Primavera non è con il sorriso. "Sono fermo sulle mie posizioni perché sono certo delle mie convinzioni. Comunque sia questa è una squadra che gioca e crea, non è un problema di tecnica o di tattica ma solo un problema di testa. Con quello che ne consegue a livello di insicurezze. Non solo dietro, ma anche avanti ", dichiara Oddo. "Le liti nello spogliatoio, io che vado via sono tutte calzare. Mi ci viene anche da ridere. Pensiamo al Pescara e basta. Ho già firmato con la Lazio? Mi viene da ridere. Nel momento in cui le cose non vanno bene si mettono in giro voci. Inoltre ho un contratto con il Pescara, oltretutto per il grande rispetto per la società non farei mai una cosa del genere specialmente in un periodo così difficile. Il mio compito è quello di dare tutto per uscire dalla crisi" È poi: "Inutile rimuginare sul passato, si apre un mini torneo di 10 partite nelle quali dobbiamo fare più punti possibile. Ritrovando compattezza. I problemi sono mentali e non tecnici, ma torneremo a marcare a uomo sulle palle inattive anche per togliere gli alibi. Il problema non è marcare a uomo o a zona, ma di attenzione perché siamo passivi. Il problema c'è e cambiamo. Ma per marcare a uomo serve ancora più responsabilità e, soprattutto, attenzione... A Terni andremo a fare la nostra partita, sperando ci sia più furore agonistico. La fiducia ribadita dal presidente? Fa piacere, ma essere in discussione fa parte del gioco. Io mi sentivo in discussione anche dopo le 7 vittorie consecutive, il nostro lavoro è così. Sarei il primo ad andare via se la squadra non mi seguisse. Vado avanti per la mia strada, critiche e sondaggi non mi toccano. Problema portiere? Esiste un problema di testa che non riguarda solo il portiere, non puntiamo il dito su Fiorillo che non è il solo ad aver commesso errori. Potrebbe comunque esserci un cambio in porta. Lavorare sulla testa è ben più difficile che non lavorare sulla tecnica e sulla tattica. A volte non è la qualità di un giocatore, ma la testa a fare la differenza. In questo momento bisogna ritrovare consapevolezza, convinzione e mettere più cattiveria. Il ritiro? Non è punitivo, ma serve a stare insieme e per lavorare di più. Saremo in emergenza? Fa parte del calcio. Quando ci sono emergenze si aprono opportunità. Porto con me anche dei Primavera . Campagnaro parte con la squadra, ma vedremo come sta. Sta diventando anche lui un alibi per la squadra e non va bene. Dobbiamo essere uomini prima di tutto. E dimostrare. Questa squadra ha qualità superiori a molte squadre di A. La differenza però la fa la testa. Questa squadra fa una vittoria e poi ne farà 10 di fila..."
Commenti