
L'ultimo treno per sperare ancora
Parte da Empoli l'ultimo treno salvezza per il Pescara. Una nuova sconfitta, proprio contro l'avversaria più importante del lotto e quella su cui fare la corsa, certificherebbe, pur in assenza del conforto dell'aritmetica, la certezza della retrocessione. E' gara da ultima spiaggia per il Delfino, insomma.
Persino la vittoria manterrebbe enorme il gap in classifica con gli avversari di giornata, ma con altri due scontri diretti in casa (contro Palermo e Crotone) sarebbe lecito sperare nonostante il caldendario offra dopo lo scontro in Toscana le proibitive gare all'Adriatico contro Juventus e Roma, le prime due della classe.
E’ la partita che può dare un senso ad un’intera stagione, a prescindere poi dal risultato generale dell'annata agonistica, insomma quella del Castellani: giocarsi le residue chance di salvezza (poche) e tutta la credibilità in un campionato in cui, finora, è stato quasi sempre spettatore non pagante è l'obiettivo del Pescara.
“Sì, è la partita più importante della stagione”, ha confermato Zeman alla vigilia. “Dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco, per me l’Empoli non è in crisi, gioca bene e anche contro la Roma lo ha confermato. Non li ho visti così in difficoltà. Non conosco la loro formazione e non m’interessa, d’altronde anche loro non conoscono la nostra…”, ha detto ancora il tecnico di Praga dopo la rifinitura di ieri e la partenza per la Toscana.
L'Empoli ha molte più pressioni addosso. Sa che non può sbagliare, nonostante il margine rassicurante sulle inseguitrici in città serpeggia un po' di malumore per le numerose sconfitte accumulate e per il fiato sul collo del Crotone in primis. Dopo lo 0-4 dell'andata, Martusciello ed i suoi hanno l'occasione di sbarazzarsi definitivamente di una concorrente alla sola piazza disponibile per la permanenza in A che ha 4 pretendenti: guai a fallire. Ma tra il dire ed il fare c'è di mezzo il...Delfino
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