
L'emergente contro il senatore: sfida nella sfida in Pescara-Pianese
In palio il passaggio del turno
“Sono convinto di vincere i playoff”. Mister Silvio Baldini è tornato a parlare ieri dopo 10 giorni di silenzio e lo ha fatto per presentare la partita di questa sera alle ore 20 all'Adriatico-Cornacchia contro la Pianese, primo atto degli spareggi promozione. Si gioca in gara secca e senza supplementari, al Delfino basterà non perdere per passare il turno e accedere alla Fase Nazionale (domani alle 12:30 i sorteggi degli accoppiamenti del successivo step, che si giocherà invece sui 180 minuti). “Ci metto la faccia”, ha proseguito. Sul fronte formazione scelte fatte, non ci saranno grosse sorprese. Pierozzi è recuperato, Letizia ha un versamento ancora di quasi 3 cm, ridotto dai 12 iniziali e quindi in netto miglioramento, ma sarà preservato. “Lui dice di essere disponibile, ma voglio salvaguardarlo”, ha confermato il tecnico, “per le prossime, perchè sono convinto di arrivare in fondo". Primo ostacolo dunque la Pianese, in una gara a scacchi con un collega affamato e praparato. Il giovane leone e quello più maturo. Alessandro Formisano, 35 anni anni da compiere a novembre, sfida con la sua Pianese mister Silvio Baldini, ormai prossimo alle 67 primavere e che oggi torna a disputare i playoff a 3 anni dall'ultima volta, quando li vinse alla guida del Palermo. Si rinnova una sfida che in stagione ha già visto due atti con l'attuale trainer dei toscani imbattuto. Il tecnico emergente, definito da tempo come un predestinato tra quelli di nuova generazione, ritrova quindi il senatore degli allenatori di C. Ad inizio torneo, infatti, Formisano guidava il Perugia e bloccò l'allora capolista del Girone B sullo 0-0. La sua esperienza umbra, iniziata a dicembre 2023 strappando il titolo di tecnico più giovane del calcio professionistico italiano a Michele Andreoletti, all'epoca al Benevento e oggi fresco di promozione in B con il Padova, si concluse un mese dopo, salvo poi tornare in sella a Piancastagnaio a metà dicembre, al posto del pescarese Fabio Prosperi. C'era quindi lui sulla panchina dei senesi lo scorso 19 gennaio, quando in una partita connotata da feroci polemiche ed espulsioni (mister Baldini rimediò ben 3 giornate di squalifica, il vice Mauro Nardini una in meno) le zebrette si imposero per 3-2 confermando la tradizione favorevole di Formisano contro i biancazzurri, affrontati e battuti all'Adriatico per 1-0 anche nella stagione precedente quando sulla panchina pescarese sedeva ancora un certo Zdenek Zeman. Tanto per il boemo quanto per Baldini il giovane Formisano ha sempre speso parole al miele. Le ultime proprio dopo aver sbancato Pineto ed essersi guadagnato la possibilità di sfidare il Delfino stasera a domicilio. “Affronteremo una grandissima squadra guidata da un allenatore fantastico e per noi è solo un motivo di orgoglio. Dobbiamo avere enorme rispetto dell’avversario e di come interpreta il gioco. Se partiamo da una base di umiltà e di rispetto ce la possiamo giocare anche a Pescara”. E poi: “Affrontiamo una delle squadre più forti con uno dei tecnici migliori se non il più bravo in assoluto, e lo dico al netto del fatto che tra noi c'è stima ed amicizia. Ritrovo anche il direttore Pasquale Foggia (sono entrambi napoletani, ndr) e sarà una gioia affrontarli con una posta in palio così importante”, Formisano ha già ben chiaro come affrontare l'undici biancazzurro e lo sapeva già a settembre quando guidava il Perugia e a fine gara parlò così: “Il Pescara lo devi tenere il più possibile lontano dalla tua porta, aggredendolo, perchè altrimenti è come una goccia cinese e prima o poi ti buca”. Oggi non ha cambiato idea, la pensa più o meno così: “Loro per indole e noi per identità giocheremo a viso aperto, senza speculare su niente. I duelli chiave saranno sulle catene esterne, secondo me. Abbiamo un solo risultato a disposizione e proveremo ad impensierire una vera corazzata, andando via comunque a testa alta dalla competizione se le cose non dovessero andare bene. Ma venderemo cara la pelle”. Anche stasera punterà sul figlio d'arte Guglielmo Mignani, 18 gol al primo anno tra i professionisti e 19 in 33 partite lo scorso anno nella cavalcata fantastica dei toscani in serie D. Suo papà Michele è il tecnico del Cesena e stasera sarà davanti alla tv per guardare il suo ragazzo affrontare una squadra che in regular season ha già bucato due volte, una all'andata nel ko in pieno recupero nello stadio che fu di uno dei suoi idoli, Ciro Immobile, e una al ritorno. Fu sua la rete iniziale che scatenò le vibranti proteste pescaresi per un sospetto fuorigioco non segnalato. Stasera, però, ci sarà il Var.
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