Le prime dichiarazioni da allenatore del Pescara di Giorgio Gorgone
Alla vigilia della sfida di Catanzaro
A CURA DI MATTEO SBORGIA
Niente presentazione ufficiale contestuale al suo arrivo, le prime dichiarazioni di Giorgio Gorgone da allenatore del Pescara sono arrivate alla vigilia della sua prima partita, quella di Catanzaro. Ecco quanto dichiarato dal 49enne tecnico:“ Sono molto felice di essere a Pescara. Qui ci sono stati allenatori di spessore. Per me è un onore essere. Ringrazio la società che mi ha scelto. Per me questo è un “All in”. Io vivo la vita così. Ho avuto buone sensazioni .Tsadjout sta bene ma deve essere tranquillo, non serve rischiarlo se non è mentalmente convinto. Capellini ha un affaticamento lo devo valutare, stessa cosa per Okwonkwo ma non verrà con noi. Sulla condizione atletica ho trovato una squadra che ha spinto, non sono io a dover giudicare cosa ha fatto Vivarini prima. Forse era una squadra un pò scarica, non so se per aspetto fisico o mentale per i risultati che non arrivavano. Vorrei vedere una squadra con tanta intensità, questo Pescara lo ha nelle corde e lo ha fatto negli anni passati. Se sono qui è perché credo fermamente nella salvezza. Dobbiamo avere coraggio anche contro avversari che sulla carta sono più forti di noi. Mi aspetto una voglia di rivalsa e mi aspetto miglioramenti nella fase di non possesso. Il modulo? Non posso stravolgere una squadra che è stata costruita in un certo modo. Pescara per me è una grande occasione dopo 15 anni di carriera. Sono felice, la responsabilità è tanta. Quando dico all in non voglio dire di andare bendati verso un obiettivo. Ma pretendo che chi sta con noi dia il 100% e creda nella salvezza. Il Pescara può giocare con due punte, può giocare con il trequarti. Dagasso? Per me è una mezzala che gioca a sinistra. E con noi manterrà quella posizione. Prendere meno gol? Vero ma dobbiamo credere anche nelle nostre qualità. Ok l’aspetto difensivo ma non rinunciare a giocare le partite. Se guardiamo la classifica con 8 punti e dietro solo la Sampdoria ci sta che la squadra possa demoralizzarsi. Ma io credo che i ragazzi hanno i valori per uscire fuori e ripartire. Trovare dentro di noi le motivazioni deve essere la parola chiave. Ma ripeto, credo nella salvezza più di ogni cosa. Tonin? Si è allenato bene come tutti gli altri attaccanti. Nessuna scelta è definitiva ma magari un allenatore cerca anche la voglia di riscatto di qualche ragazzo. Letizia può fare bene il braccetto, ragazzo molto intelligente. Il mio primo contatto con il Pescara? Negli anni precedenti ci siamo sentiti. In estate sapevo che se non veniva Vivarini ero uno dei nomi. Ultimamente è stato tutto semplice. Avevo altre opportunità, ma Pescara non potevo metterla in secondo piano. Gravillon l’ho trovato bene. Lo avevo allenato ad Ascoli, se riesce ad essere più tranquillo in alcune situazioni può diventare importante. Anche Corbo ho trovato molto bene. Corbo è stato un pò adattato, abbiamo Giannini come mancino e a me piace molto. Caligara? Voglio che torni quello di Ascoli. Può fare la differenza. E anche Brandes ha qualità. Meazzi? Leader silenzioso. Preferiscono 11 che accendono una candela piuttosto che un uomo che pensa di essere un faro ma in realtà non lo è.Il Catanzaro? Squadra con identità ben precisa e con qualità. Davanti Iemmello e Cissé sono fortissimi. Hanno iniziato in sordina, ora si sono ripresi. Lo scorso anno hanno fatto un campionato strepitoso”
(TRASCRIZIONE RETE8)

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